Pinerolo: la maggioranza abbandona l'aula e fa saltare il numero legale, interrotto il Consiglio comunale
Per la prima volta in questo mandato il Consiglio comunale è stato interrotto per mancanza del numero legale dei presenti in aula. È accaduto mercoledì 19, nella seduta della seconda serata di lavori, quando l’assemblea si apprestava ad affrontare un punto all’ordine del giorno atteso: l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Dario Mongiello in merito alla «situazione contabile/debiti dello Sporting Pinerolo, ora Ice Pole». Insomma: Palaghiaccio, ancora al centro delle polemiche.
Pochi attimi prima che il consigliere Mongiello prendesse parola il sindaco Salvai ha lanciato il segnale ai suoi: «Usciamo. Tutti». Ordine di scuderia. È bastato un cenno e uno dopo l’altro tutti i consiglieri di maggioranza si sono alzati e hanno abbandonato l’aula. Quando l’ultimo consigliere ha varcato la porta ai seggi erano rimasti solamente i membri delle opposizioni; tre del Pd, due di Pinerolo Bellissima, Lega, Fratelli d’Italia e Pinerolo Trasparente per un totale di otto consiglieri. Da qui la presidente del Consiglio Tiziana Alchera ha dovuto consultare il regolamento e il Segretario generale, dopo pochi minuti è arrivato il verdetto: «Sospendo la seduta perché non si raggiunge il numero legale. Per proseguire è necessario che ci siano minimo 13 consiglieri presenti». Attesi i quindici minuti e rifatto l’appello i lavori sono stati interrotti; i punti all’ordine del giorno che non sono stati affrontati saranno inseriti nel prossimo Consiglio comunale ancora da convocare.
«È stato un gesto di protesta», dicono alcuni componenti della maggioranza fuori dal municipio, «protesta contro Dario Mongiello perché pochi minuti prima, quando si doveva discutere la mozione che affrontava il problema grave e urgente dell’emergenza abitativa, ha deciso di alzarsi e uscire pur di non votare a favore. Fortunatamente la mozione è passata con il voto unanime di tutte le forze politiche; ma il comportamento del consigliere non è accettabile».
Ricostruzione che il consigliere Dario Mongiello (lista civica Pinerolo Trasparente) boccia su tutta la linea: «Sono uscito perché ho ricevuto una telefonata e non potevo rientrare al momento della votazione; partecipare o meno ad una discussione, indipendentemente da qualsivoglia ragione, è una libertà di ogni consigliere, non siamo sotto regime». Mongiello sottolinea inoltre che: «Dopo aver affrontato la delibera su Smat, a seguito della mia dichiarazione di voto contrario, il sindaco Salvai mi ha invitato ad uscire e non partecipare alle votazione così da ottenere un esito unanime: questo per me è bullismo politico». Il consigliere di Pinerolo Trasparente rigetta quindi le accuse: «La verità è un’altra: questa maggioranza non regge il confronto e al posto che affrontare i problemi della città e le responsabilità preferisce fuggire».
Nella foto di repertorio, lavori in corso del Consiglio comunale
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Paola Molino