Le ambizioni di OMVP: «A Villar Perosa il tetto fotovoltaico più grande del Piemonte»
«Io a Villar Perosa voglio mettere il tetto fotovoltaico più grande del Piemonte. È questo l'investimento che forse più rappresenta l'ambizione che c'è dietro il progetto di OMVP».
Queste le parole di Paolo Sandrone, Amministratore delegato di Officine Meccaniche Villar Perosa Srl, nell'intervista all'Eco del Chisone di mercoledì 12 febbraio 2025 sul futuro dell'azienda dopo che la società creata dal gruppo bresciano Ori Martin ha finalizzato l'acquisizione da PrimoTECS Spa della storica fabbrica di cuscinetti di Villar Perosa. I 355 dipendenti sono tuttora impegnati nella produzione di componenti per l'automotive, forgiati e torniti (vedi la fotogallery sotto l'articolo).
Sull'Eco del Chisone di mercoledì 12 in edicola e in abbonamento, anche digitale, l'intervista completa con le riflessioni dell'Ad non solo sulle ambizioni del suo progetto villarese, che per lui resta «il più ambizioso progetto industriale del Piemonte», ma anche sulla crisi del settore Automotive, e su ciò che l'industria italiana chiede all'Europa per poterne uscire.
IL TETTO FOTOVOLTAICO DA RECORD E L'ORGOGLIO AZIENDALE
«Ho chiesto a ChatGPT qual è il tetto fotovoltaico più grande del Piemonte. Mi ha risposto che è un tetto da 3.6 6 MW, noi dovremmo essere in grado di farne uno più grande. Questa per me è la cosa fondamentale». Perché questa convinzione, per una fabbrica dove nei dieci mesi di affitto di ramo d'azienda si sono già investiti milioni, e altri ancora se ne investiranno, per rendere di nuovo efficienti macchinari e processi?
«Mi fa scopa con la necessità di ridurre i costi manifatturieri, e con l'obiettivo di essere sensibili alle tematiche di emissioni», elenca Sandrone. Ma l'aspetto che più gli preme è un altro: «L'ambizione del progetto di OMVP non è trasformare qualcosa, trasformare un'efficienza di processo dal 80 dall'82%. L'ambizione di un OMVP deve essere di fare cose che siano veramente rappresentative da un punto di vista industriale».
Dopodiché, aggiunge l'ingegnere di origini pinerolesi, tornato dagli Stati Uniti dopo importanti successi professionali proprio per imbarcarsi nel progetto villarese, «noi ogni giorno dobbiamo avere la mentalità giusta, essere in grado di migliorare qualcosa dal punto di vista aziendale perché soltanto attraverso un percorso di questo genere, nel corso di anni saremo in grado di essere competitivi, saremo in grado di essere dove vogliamo essere».
«Quello che dobbiamo fare qua dentro è continuare a recuperare quell'orgoglio che ci permette di fare il miglior lavoro possibile e lavorare ogni giorno per diventare migliori».
Il resto dell'intervista sul settimanale in edicola questa settimana, disponibile anche nella versione digitale (clicca qui per accedere all sfogliatore, o abbonarti se non hai ancora un account).
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Paola Molino