Lunedì 9 i funerali di Eugenio Maccari, ex politico sempre vicino al territorio
Sarà celebrato lunedì 9 dicembre alle 11,45 al tempio crematorio di Piscina il funerale di Eugenio Maccari, 86 anni, ex politico pinerolese di grande spessore. Una lunga carriera da amministratore pubblico la sua, iniziata e proseguita per diversi mandati tra il 1964 e il 1980, come sindaco a Pramollo, in Val Chisone, Comune che lo scorso anno gli aveva conferito la cittadinanza onoraria. Laureato in Scienze politiche, imprenditore, si era poi dedicato interamente alla politica nelle fila del Partito socialista, ricoprendo numerosi incarichi istituzionali: fu stimato presidente della Comunità montana delle Valli Chisone e Germanasca, dal 1980 per una legislatura fu presidente dell’allora Provincia , quindi nel 1985 entrò in Regione dove inizialmente, nella prima Giunta Beltrami, ricoprì l’incarico di assessore all’Ambiente, successivamente (seconda Giunta Beltrami) di assessore alla Sanità. Era un uomo potente e d’iniziativa. Fu lui, nel 1989 a creare in Piemonte, primo in Italia il Servizio di Elisoccorso: a quel tempo nel Paese esistevano solo due altri servizi simili, ma limitati all’anello di Roma e alla rete di svincoli e tangenziali attorno a Milano, ma Maccari estese il servizio a tutta il territorio regionale. In proposito, lo scorso anno lo stesso Maccari ricordava al nostro giornale che «In Italia però non c'era ancora alcun numero unico nazionale, il 118 venne poi istituito nel 1992. L’unico numero regionale libero a quel tempo era il 116, dell'ACI (Automobile Club d'Italia), pertanto facemmo una convenzione con loro».
Fu uomo politico sempre vicino al Pinerolese, sostenendo le istanze del territorio. E’ con Eugenio Maccari assessore alla sanità, per ricordare un caso, che all’ospedale Agnelli di Pinerolo fu assegnato il maxi finanziamento ministeriale per la ristrutturazione dell’ospedale, operazione conclusa solo da pochi anni. La sua brillante carriera politica fu bruscamente interrotta dall’indagine giudiziaria sulla tangentopoli torinese, inchiesta che a livello nazionale decapitò la Prima Repubblica. Era il 1993. Ma una cosa la vogliamo ricordare: Eugenio Maccari non prese mai un soldo per sè. Aderì a un sistema in auge al tempo e forse mai eradicato completamente. Eugenio Maccari, profondamente prostrato dalla vicenda non volle più tornare alla politica attiva. In questi anni aveva aderito alla'Associazione Coscioni, convinto nel diritto all' autodeterminazione di ogni singolo individuo. Eugenio Maccari ha espresso la volontà che le sue ceneri siano disperse er metà a Pramolllo, suo paese del cuore e l'altra metà sul Gran Truc.
Sofia D'Agostino
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