Pinerolo: Salvai e maggioranza bocciano la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, cosa è successo in Consiglio.
Mezza Italia sta parlando di Pinerolo. Agenzie, quotidiani nazionali, perfino Matteo Renzi, stanno tutti riportando la bocciatura in Consiglio comunale della mozione presentata dal consigliere di opposizione Dario Mongiello (lista Pinerolo Trasparente) con cui si richiedeva all’Amministrazione di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. La storia però, come sovente accade, è decisamente più complessa. Ecco cosa è successo.
I FATTI: COSA È SUCCESSO IN CONSIGLIO
Sono le 19 di giovedì 28, è in corso la seconda serata del Consiglio comunale quando il consigliere del centro destra “civico” Dario Mongiello presenta ul’annunciata mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Una mozione dal forte valore simbolico ma «senza alcun intento politico» assicura il consigliere presentatore del testo. Chiare le premesse che sono alla base della mozione: «Anche a seguito del sanguinario atto terroristico del 7 ottobre 2023 in terra d’Israele, con la barbara uccisione di innocenti per mano dei terroristi di Hamas, è aumentato l’antisemitismo nel nostro Paese. Sono molte le azioni di chiaro segno antisemita in Italia».
Tra gli esempi citati c’è il caso del Cinema Orfeo di Milano, dove il titolare ha negato la proiezione del film su Liliana Segre per paura delle contestazioni pro Pal. Sempre a Miliano è stato sfregiato il murales dedicato a Segre. Poi ancora, il caso di un hotel a Selva di Cadore (Belluno) che ha rifiutato l’accoglienza a turisti israeliani «in quanto responsabili di genocidio». E si conclude con gli attacchi del presidente dell’associazione palestinesi d’Italia Mohammad Hannoun nei confronti della sentarice Segre in cui la si definisce «complice del genocidio di Gaza». Tutte chiavi di lettura secondo Mongiello di un «antisemitismo che avanza con grande preoccupazioni, si stanno ripetendo alcune dinamiche già viste durante le leggi razziali. Questa cittadinanza onoraria rappresenta anche una vicinanza e solidarietà alla senatrice Segre, anche alla luce del suo straordinario impegno civile».
Prima ancora della discussine della mozione i gruppi consigliari erano entrati in fibrillazione per i toni della mozione e la possibilità di essere indotti a un passo falso, tanto che il consigliere Pd Luca Barbero aveva chiesto la sospensione della seduta per un confronto tra i vari capigruppo, con l’intento di elaborare un emendamento (ovvero una modifica del testo della mozione, l’emendamento deve essere votato in Consiglio e, se passa, la mozione deve essere votata a sua volta già contenente la modifica) che modificasse il testo in modo che potesse essere condiviso da tutti. Alla seduta dei capigruppo partecipano tutti, tranne il consigliere Dario Mongiello.
Dopo oltre venti minuti di riunione la seduta del Consiglio riprende le discussione con la proposta di emendamento che modifiche il testo della mozione in modo da ridurre la natura della mozione, al semplice conferimento della cittadinanza a Liliana Segre, tagliando invece tutti i riferimenti a dinamiche politiche diverse e scollegate dall’obiettivo stesso.
L’emendamento è stato sottoscritto da quasi tutte le forze politiche, sia di maggioranza che opposizione: Luca Barbero (Pd), Elizabeth Kambi (Pinerolo a Sinistra), Irene Formento (Pinerolo Coraggiosa), Luca Milana (Città Cresce), Christian Bachstadt Malan (M5S), Fioravanti Mongiello (Lega) e Giuseppe Manganiello (FdI).
Il capogruppo dem ha inoltre invitato il consigliere Mongiello a ritirare la mozione perché ritenuto uno strumento di discussione «non corretto a dare il giusto significato ad un obiettivo finale condivisibile e importante come la cittadinanza a Liliana Segre» sottolineava Barbero: «Il fatto che Dario Mongiello non abbia voluto partecipare alla riunione di capigruppo per un confronto su un tema così importante non può che generare diversi dubbi sull’effettivo obiettivo della mozione». L’invito a ritirare la mozione è stato appoggiato anche da altri consiglieri di opposizione, tra questi il leghista Fioravanti Mongiello e Giuseppe Manganiello di Fratelli d’Italia.
Nonostante i numerosi solleciti Dario Mongiello ha deciso di non ritirare la mozione. L’emendamento è passato con il voto favorevolmente di tutte le forze politiche, compreso anche lo stesso Dario Mongiello: «Per dimostrare l’intento di unità richiesto, voto a favore dell’emendamento».
Così facendo il Consiglio avrebbe dovuto esprimersi su una mozione totalmente libera da riferimenti nazionali sull’antisemitismo, che richiedeva molto più semplicemente di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Ed è in questo momento che accade l’imprevisto e il cortocircito.
LA MOZIONE NON PASSA: VOTO CONTRARIO DELLA MAGGIORANZA
Al momento della discussione della mozione già emendata si è capito fin da subito che il finale sarebbe stato inaspettato. Il sindaco Salvai ha dichiarato che: «Nonostante gli sforzi che sono stati fatti dai capigruppo l’emendamento non risolve il problema di fondo. Per quanto emendata la mozione rimane strumentale e vuole portare il dibattito su altri temi ben diversi dal conferimento della cittadinanza onoraria. Per questo a titolo personale il mio voto alla mozione è contrario».
Dietro al sindaco Salvai si è accodata tutta la maggioranza. Il consigliere Pittau (M5S) spiega: «Non voglio dare Liliana Segre nelle mani di Dario Mongiello. Si usa la persona di Segre per dire che i palestinesi sono cattivi e gli ebrei sono bravi o viceversa. Il testo della mozione con Liliana Segre non c’entra nulla».
Più politica invece la posizione di Alice Depetris, consigliera di maggioranza della lista “Pinerolo Coraggiosa”che è entrata nel merito ddi alcune dichiarazioni espresse dalla Segre sui fatti di gaza: «Questa maggioranza e tutte le forze politiche presenti si sono sempre dichiarate antifasciste e hanno sempre condannato l’antisemitismo. Tuttavia credo che in questo contesto storico sia strumentale conferire la cittadinanza onoraria a Segre. In un altro contesto storico e politico nessuno di noi avrebbe avuto esitazione. In questo momento non si tratta solo di un riconoscimento a Segre in quanto vittima dell’Olocausto, ma si fa riferimento anche alle sue attuali posizioni politiche che a nostro avviso sono discutibili. Parlando di Gaza e dell’indagine sul genocidio la senatrice Segre ha dichiarato che: «Questa definizione è una bestemmia».
IL VOTO
Alla fine la mozione non è passata con 13 voti contrari, 7 favorevoli e un voto astenuto.
Hanno votato contrari il sindaco Luca Salvai, i consiglieri della lista “Pinerolo Coraggiosa” Christian Mastrogiovanni, Elisabetta Depetris e Irene Formento; le consigliere di “Pinerolo a Sinistra” Lia Bainco e Elizaebeth Kambi, i consiglieri della lista “La Città Cresce” Luca Milana, Giulia Montan, Stefano Cottura e Elisabetta Maselli; i consiglieri del Movimento 5 Stelle Giorgio Pittau, Christian Bachstadt Malan e Daniele Pollitto.
Hanno votato a favore il consigliere Dario Mongiello (Pinerolo Trasparente), Giuseppe Manganiello (Fratelli d’Italia), Fioravanti Mongiello (Lega), i consiglieri Pd Luca Barbero, Silvia Lorenzino e Matteo Giorgis, più il consigliere del M5S Salvatore Perrino.
Astenuta la presidente del Consiglio Tiziana Alchera (Pinerolo a Sinistra).
Di fatto un colpo di scena, perché la stessa maggioranza che aveva votato favorevolmente all’emendamento ha poi deciso di bocciare la mozione emendata. Tra gli stupiti, soprattutto, il consigliere Barbero che ha fatto il possibile per rendere accettabile all’unanimità una mozione dal grande valore simbolico.
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Paola Molino