Pinerolo: un tuffo nel Seicento, inizia il weekend della Maschera di Ferro
Ci siamo. Oggi alle 16 si apre la 21ª edizione de "La Maschera di Ferro - Gli intrighi di Corte". Per due giorni Pinerolo rivivrà le emozioni, i colori, i costumi, i misteri del Seicento, quando sui bastioni della città sventolavano i vessilli gigliati del monarca francese Luigi XIV, il Re Sole.
STORIA E MITO SI INTRECCIANO
Sulla Maschera di Ferro ancora oggi cala l'occulto, l'enigma su chi fosse davvero il prigioniero costretto a nascondere il proprio volto. Mito e storia si intrecciano generando un vero e proprio caso: c'è chi sostiene che il prigioniero fosse un figlio illegittimo del re di Francia, chi invece pensa ad un sotterfugio per nascondere l'identità del vero monarca; il caso con più fonti storiche reputa che la vera identità del prigioniero sia da collegare a Nicolas Fouquet, visconte di Vaux e marchese di Belle-Isle; nominato sovrintendente alle finanze del regno francese riuscì ad accumulare una ricchezza tale da generare l'invidia (o la preoccupazione) dello stesso Luigi XIV. Fouquet il 4 settembre del 1661 venne arrestato da D'Artagnan su ordine del Re di Francia con l’accusa di complotto contro la sicurezza dello Stato, pratica già messa in atto contro altri nobili. Arrivò a Pinerolo in mezzo a uno stuolo di moschettieri del re e fu consegnato al governatore delle carceri Giusto Benigno d’Avergne, signore di Saint-Mars. Le istruzioni dettate da Louvois, ministro della guerra del re, prescrivevano al governatore che Fouquet non potesse avere nessuna forma di contatto con altre persone e non potesse né ricevere visite, né uscire dalla sua camera. Dopo i rigidi ordinamenti, il prigioniero fu custodito al terzo piano della torre d’angolo.
Impossibile avere certezza; ed è un caso raro per un periodo storico, il Seicento, ed una nazione, la Francia del Re Sole, dove gli apparati burocratici statali iniziavano a prendere le caratteristiche moderne e contemporanee producendo una montagna di documenti scritti, datati e custoditi su ogni cosa che potesse avere a che fare con lo Stato. Anche i prigionieri, specialmente quelli di spicco. Dobbiamo quindi limitarci alle supposizioni. Il nostro prigioniero doveva essere sicuramente una persona estremamente importante e vicina al Re Sole, tanto che decise di non farlo uccidere (sorte toccata a molti altri avversari), costringendolo però ad una vita terribile, con la faccia sempre coperta da un drappo di velluto nero e sopra la maschera di ferro. Di prigione in prigione viaggiò per tutta la Francia, nella Cittadella di Pinerolo giunse scortato da D’Artagnan e dai suoi moschettieri il 24 agosto 1669. Da qui, nel mese di ottobre del 1681 fu poi trasferito alla fortezza di Exilles, ove rimase sino al 17 aprile del 1687. Morì il 19 novembre 1703, in una cella umida e buia della Bastiglia. Altro non sappiamo, ed è ciò che rende unico il mistero della Maschera di Ferro.
LA MANIFESTAZIONE, CENTINAIA DI FIGURANTI.
Sarà un vero e proprio tuffo nel passato con sfilate, esibizioni, rievocazioni. Gli organizzatori - l'Associazione La Maschera di Ferro APS, con in testa il regista, fin dalla prima edizione e anima della manifestazione, Gino Oddoero - hanno superato se stessi: oltre 300 i figuranti, vestiti tutti - nobili e popolino - con gli abiti confezionati dalla creatività e generosità di Rita Curletti, che quest'anno ha anche realizzato tutti gli stivali; 38 i gruppi di rievocazioni storiche partecipanti, molti dei quali provenienti da diversi centri d'Italia e dall'estero. Gruppi di militari con prove di fuoco, schermidori, popolani, contadini, nobili, artigiani, danzatori: l'intera società francese del Seicento è riproposta al visitatore. Questo piccolo esercito occuperà tutte le principali vie piazze del Centro storico, da via Trento a piazza S. Donato, da Via Savoia a Piazza Santa Croce.
Nel programma c'è anche un gran ritorno: dopo dodici anni verrà riproposto "Il Bordello del Seicento", la ricostruzione di uno dei luoghi più iconici del periodo sarà visitabile (e basta...) in via Trento, angolo via Mazzini.
IL PROGRAMMA
Si parte oggi, sabato 5, alle 16, con il bando dei Tamburini di Pignerol, diretti da Bruno Bonino, che annunceranno il via alla manifestazione a suon di tamburo per le strade del Centro Storico. Parallelamente, alle 16.30 al Centro Comemrciale le Due Valli si terranno le esibizione delle squadre di arti marziali storiche, degli schermidori storici "Le Lame Scarlatte", i musici e gli sbandieratori di Borgo Tanaro del Palio di Asti e i Grifoni del Conte Provana da Villanova e Alpignano. Alle 17 in Comune verrà accolta la delegazione di Cannes.
La manifestazioni si sposterà quindi nel centro storico, e dalle 20.30 alle 23.30 le via saranno occupate dai gruppi di rievocazione storica: da piazza Facta partirà la sfilata dei figuranti con D’Artagnan a cavallo, la Regina Madre Anna d’Austria, il Re Sole con la consorte Maria Teresa d’Asburgo-Spagna, il Cardinale Richelieu, Luigi il Gran Delfino con la consorte, Saint Mars, Vauban e Louvois; il corteo passerà per piazza San Donato e piazza Santa Croce e arriverà fino alle prigioni nei pressi del palazzo degli Acaja. Nel frattempo le piazze del centro faranno da cornice ad eventi e manifestazioni: in via Principi d'Acaja sarò allestito l'accampamento dei moschettieri accompagnato dal Gruppo Storico Antico Borgo di San Donato di Frossasco e il Gruppo dei Popolani di Pignerol; nella Chiesa di Sant'Agostino si ospiteranno i nobili e concerti; davanti alla chiesa si sfideranno in duelli con spada le "Lame Scarlatte". In Largo D'Andrade (vicino alla Casa del Sentao) il gruppo storico Antiche Tradizioni Popolari di Bibiana proporrà i mestieri del tempo che fu.
Domenica 6 la giornata partirà con la "Messa solenne" officiata dal Vescovo Derio Olivero alla presenza dei figuranti. Il centro storico rivivrà per tutta la giornata i costumi e gli eventi già proposti sabato con nuove aggiunte e gruppi arrivati da tutto il Piemonte e oltre. Dalle 15 partirà la "Grande rievocazione storica", dal Balcone del Circolo Sociale verranno annunciati tutti i gruppi storici partecipanti che sfileranno per il centro lungo le vie già battute il giorno precedente. Tutti si riuniranno in piazza Vittorio Veneto, davanti al teatro Sociale. Alle 18.30 dal balcone del Circolo Sociale verrà svelato il personaggio misterioso. Chi sarà quest'anno a vestire la Maschera di Ferro? Nell'ultima edizione era stato il grande artista e trasformista Arturo Brachetti. L'associazione sul suo sito www.mascheradiferro.net ha svelato alcuni indizi, provate a indovinare anche voi
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Paola Molino