In ricordo di Alby, 7.650 euro donati a Casa Ugi per le famiglie dei bimbi malati di tumore

In ricordo di Alby, 7.650 euro donati a Casa Ugi per le famiglie dei bimbi malati di tumore
Venerdì 28 Giugno 2024 - 16:44

"In ricordo di Alby ci avete donato una grandissima cifra: 7.650 euro che abbiamo devoluto alla U.G.I. (Unione Genitori Italiani conto il tumore dei bambini) che gestiscono la meravigliosa Casa U.G.I. sotto il Regina Margherita di Torino e all'altrettanto stupenda famiglia De Bernardi /Laggiard di Perosa per i dolcissimi Edo e Matti.. Vi ringraziamo dal profondo del cuore e vi auguriamo che da quanto successo ad Alby impariate, come abbiamo imparato noi. Il nostro abbraccio vi raggiunga tutti, ovunque voi siate. Daniela, Gino, Anna, Alex e Ilaria". Con queste parole affidate ai social i genitori di Alberto Tron, Gino e Daniela Strepparava, la sorella Anna, il cugino Alex e la fidanzata Ilaria, hanno voluto ringraziare tutti coloro (e sono stati davvero tanti) che hanno scelto di ricordare Alby con offerte devolute a Casa Ugi. 

Alberto, giovane falegname che ormai con passione e dedizione stava seguendo l'attività di famiglia, avrebbe compito 28 anni il 18 agosto. E' morto a seguito di un tragico incidente avvenuto la sera di domenica 17 marzo, a Salza di Pinerolo. Una morte che suscitò un'autentica ondata di cordoglio e solidarietà, che il commiato laico voluto dalla famiglia il 27 marzo aveva espresso con grande forza e commozione. Quel pomeriggio, Massello e tutta la valle, in un piazzale gremito e silente gli aveva dato l'ultimo saluto.

I suoi organi, come lui stesso aveva disposto rinnovando la carta d'identità, furono donati e hanno regalato molte vite. Oggi le offerte raccolte in suo nome permetteranno a Casa Ugi di sostenere tante famiglie affinché possano stare vicine ai loro bambini malati di tumore, in cura al Regina Margherita di Torino. Di certo Alberto, giovane generoso e affamato di vita, ne sarebbe fiero.

In foto, Alberto Tron in sella alla sua adorata moto: una delle sue passioni più grandi.

L.S.
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Paola Molino