Padel: Playtomic ha acquisito Sportclubby, la app delle prenotazioni sportive
Quando abbiamo raccontato la storia di Sportclubby sul nostro mensile L’Eco Extra, nel luglio 2020, la app di prenotazioni sportive sviluppata dalla startup torinese aveva già quattro anni ed era ormai decollata. Oggi è ufficiale un ulteriore passaggio che ne sancisce il successo: il colosso spagnolo Playtomic, applicazione con una community internazionale di oltre un milione di giocatori nel padel e negli altri sport da racchetta, ne ha annunciato l’acquisizione.
Con questa mossa strategica Playtomic consolida la sua posizione di leader nel settore Padel e Tennis, e in particolare la sua presenza in Italia, che con oltre 2000 club e una rete di 500.000 giocatori è primo il mercato in Europa per club e fatturato. Un fenomeno non solo esploso come una moda, ma che ormai appare consolidato nelle abitudini sportive di tantissimi italiani.
«Con questa acquisizione finalizziamo il nostro consolidamento in Italia. Ora siamo pronti a offrire la miglior esperienza ai giocatori, con un forte effetto network che renderà più facile trovare altre persone con cui giocare in qualsiasi momento» afferma Felix Ruiz, Co-Fondatore e Ceo di Playtomic.
Sportclubby, startup fondata da Stefano De Amici e Biagio Bartoli con sedi a Torino e Chiavari, nei tre anni trascorsi dopo la nostra intervista è ulteriormente cresciuta anche sul territorio del Pinerolese e del Saluzzese, acquisendo alcune decine di club. Ad oggi la app raccoglie 1.000 club in tutti i settori sport e benessere in Italia, e 1,5 milioni di utenti.
Playtomic è la principale applicazione a livello globale per appassionati di sport da racchetta, presente in oltre 50 Paesi con oltre 5.500 club, 23.000 campi e 3,6 milioni di giocatori.
Con l’acquisizione si fondono quindi i due più diffusi strumenti per prenotare campi e trovare giocatori: «Questo è un passo molto importante per il padel in Italia – aggiunge Alessandro Tortorici, Regional manager di Playtomic Italia – Stiamo unendo insieme le due community di Padel più grandi, permettendo così a club e giocatori di sfruttare al massimo la nostra piattaforma».
Per padel e tennis,le due piattaforme saranno quindi integrate sotto il brand Playtomic. «Per la parte degli sport non di racchetta, invece, continueremo con l’applicazione di Sportclubby – spiega il Co Fondatore Stefano De amici -, anzi: il nostro obiettivo è focalizzarci e sviluppare ancora di più questo bacino di mercato». Il personale di Sportclubby continuerà a lavorare nella piattaforma.
Biagio Bartoli, Ceo e Co-Fondatore di Sporclubby, dichiara il suo entusiasmo: «Questa tappa significativa apre una nuova era nel nostro percorso. Insieme a Playtomic diventiamo la più grande community per il padel e il tennis in Italia. Non è solo questione di crescita aziendale: crediamo fermamente che sia la chiave per sbloccare il pieno potenziale dell’industria del padel e del tennis».
Con questa exit (la vendita delle quote da parte dei fondatori, obiettivo importante per una startup) De Amici traccia un bilancio dei sette anni già trascorsi: «L’esperienza è stata forte. Per una startup il percorso incontra numerose difficoltà. Bisogna imparare molte cose. Gli ultimi anni non sono stati facili, abbiamo dovuto superare il periodo pandemico e siamo anche stati bravi a creare delle opportunità. Poi c’è stata una crisi, c’è stata la guerra in Ucraina dove tuttora opera il nostro team di sviluppo, Tutte le difficoltà ci hanno portato comunque a far crescere sempre l’azienda e a costruire un prodotto valido e con un ottimo servizio sia per i club sia per gli utenti. Avendo raccolto circa 5 milioni di euro tra aumenti di capitale e bandi, siamo arrivati a competere con delle realtà come Playtomic che ha raccolto nei suoi round più di 60 milioni».
Anche a livello umano la crescita è stata importante, conclude De Amici: «Siamo orgogliosi per tutto quello che abbiamo fatto nel nostro percorso. Pur arrivando dall’esperienza in Deltatre che ci ha formato molto, questo è stato un ulteriore salto a livello personale. Adesso andiamo a competere anche in mercati nuovi europei e a aumentare ancora di più l’innovazione e i benefici per questo mercato».
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Paola Molino