Accordo tra Smat e Acea per una nuova società di gestione dell'acqua: New.Co
Questa sera verrà portata nel Consiglio comunale di Pinerolo, così come negli altri Consigli della Città Metropolitana, una delibera che segnerà una svolta significativa per quanto riguarda il servizio idrico integrato nel Pinerolese. Una svolta più formale che operativa, anche se di grandissima rilevanza. Nel senso che riguarderà soprattutto gli assetti societari delle aziende che fin'ora hanno condiviso la titolarità della gestione del servizio idrico nel Pinerolese ovvero la torinese Smat Spa e la locale Acea Pinerolese Industriale Spa (operatore salvaguardato). O meglio ancora, segna la nascita di una nuova società di gestione a partecipazione di entrambe, quindi pubblica, denominata appunto New.Co di cui la Smat avrà il 51% delle azioni e l'Acea 49% , a cui verrà attribuita la gestione del servizio idrico nel Pinerolese per conti dei soci ovvero i Comuni .
PERCHÈ UNA NUOVA SOCIETÀ
Ad oggi la gestione nell'ambito di servizio idrico Ato3 corrispondente alla Città Metropolitana (comprendete quindi 47 Comuni che contraddistinguono l'area pinerolese) è detenuta dalla Smat, che però grazie ad un accordo siglato nel 2007 condivide la gestione operativa con Acea, il che ha permesso a quest'ultima di introitare una percentuale della tariffa (parliamo di alcuni milioni di euro ogni anno). Un accordo che nel 2024 scade (e con esso gli introiti) e che non può essere rinnovato poiché l'attuale legislazione (cosiddetta Madia, dal nome della ministra che l'ha emanata) prevede un unico gestore per ogni ambito.
In base a queste disposizioni il ramo d'azienda di Acea che si occupa della gestione del ciclo dell'acqua (maestranze comprese) sarebbe dovuto passare tout court sotto il diretto controllo di Smat, che l'avrebbe semplicemente incorporato (naturalmente con le debite contropartite finanziarie).
Le due società hanno invece deciso di portare avanti una trattativa, alla luce dei buoni rapporti instaurati durante la cogestione, per la creazione di una società denominata semplicemente New Co, di cui il 51% sarà in mano a Smat e il 49% ad Acea (Api).
Scopo dell'operazione, dichiarano la due società: «Garantire efficienza, economicità ed efficacia gestionale e nel medio termine l’armonizzazione dell’operatività con gli standard del gestore unico d’ambito». Per quanto riguarda l'Acea, in particolare, l'obiettivo è quello di salvaguardare da una parte le competenze maturate in azienda su questo settore e il personale. Una parte di lavoratori, 92, direttamente coinvolti nel servizio idrico, entreranno nell'organico della nuova società, una parte che invece è impiegata in Acea su più fronti (multiutility) resteranno in capo ad Api. In tutti i casi i lavoratori opereranno fisicamente in Acea. L'operazione ha già avuto il parere favorevole delle sigle sindacali rappresentate in Acea.
Beni e reti del ramo d'azienda verranno conferiti da Acea a titolo oneroso. Per quanto riguarda gli investimenti non cambia nulla: come già in passato saranno sostenuti con la tariffa in base ai programmi approvati dall'assemblea dell'Ato3.
UN'OPERAZIONE COMPLESSA
L'operazione è complessa sotto ogni profilo e necessità del benestare oltre che dei Comuni coinvolti, anche dell'Assemblea dell'Ato, di Arera e della Corte dei Conti.
«Pensiamo di avere fatto un buon lavoro insieme a Smat - afferma l'amministratore delegato di Acea, Francesco Carcioffo - in questo modo abbiamo tutelato competenze e solidità di Acea anche dal punto di vista finanziario e allo stesso tempo ottemperato a quanto richiesto dalla normativa grazie a un'ottima intesa con Smat nella persona del suo presidente Paolo Romano». Per quanto riguarda la governance, secondo Statuto, alla Smat in qualità di socio di maggioranza spetta la designazione di due consiglieri di amministrazione fra i quali l'amministratore delegato; ad Acea il presidente del Consiglio di Amministrazione, probabilmente lo stesso Carcioffo.
Il sindaco di Pinerolo, Luca Salvai, Comune capofila dell'area giudica l'accordo positivamente: «È stato fatto un ottimo lavoro dall'ad di Acea Carcioffo, in questo modo salvaguardiamo la tradizione pinerolese nella gestione dell'acqua iniziata nel 1914 e salvaguardiamo anche gli interessi dei lavotori e delle Comunità»
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Paola Molino