Pinerolo, esplosione di piazza Sabin: i due montatori a processo con rito abbreviato

Giudizio abbreviato, con discussione venerdì 17 novembre (ore 12): queste le novità emerse oggi nel corso della breve udienza preliminare che si è tenuta davanti alla giudice Manuela Accurso Tagano del Tribunale di Torino. I due montatori di origine rumena, chiamati a rispondere di omicidio colposo e plurimo e incendio in relazione all'esplosione avvenuta nell'autunno di due anni fa in Piazza Sabin Pinerolo, hanno dunque scelto il rito alternativo che, in caso di condanna, assicura la riduzione di un terzo della pena. A difenderli, l'avv. Luca Zanotto.

La tragedia avvenne il 29 ottobre del 2021. Un venerdì. Ore 7,43: una fuga di gas provocò uno scoppio violentissimo che uccise due anziani, Maria Rosa Fiore e Dario Lisdero, distrusse una palazzina di 12 alloggi che sorge là dove Via Parri si affaccia su Piazza Sabin, e lasciò senza casa 10 famiglie. 

I due artigiani che la sera prima avevano montato la cucina nell'alloggio di Maria Rosa e Dario, furono fin da subito i soli indagati e oggi sono gli unici imputati. A loro il pm Alessandro Aghemo contesta, tra l'altro, di non aver provveduto al collegamento della cucina con l'impianto del gas. «Non avrebbero potuto farlo - ha sempre replicato l'avv. Zanotto -: non ne avevano i requisiti. Occorre un idraulico specializzato e loro non lo erano». Questo è sicuramente uno dei punti che il legale vorrà mettere in luce a novembre. Sul fronte delle parti offese, 12 di coloro che quel drammatico giorno persero la casa si sono costituiti parte civile con l'avv. Selena Ricca. 

In foto, le operazioni dei Vigili del fuoco la mattina della tragedia.