Servizio idrico a Smat: sì condizionato e a maggioranza dell'assemblea Acea

L'assemblea dei sindaci soci Acea, a maggioranza (nel computo delle quote), ha dato via libera, condizionato, al passaggio di ramo d'azienda relativo alla gestione dell'acqua alla torinese Smat Spa. Il sì, per quanto si apprende dai primi commenti a caldo dei sindaci, è stato vincolato all'ottenimento  da parte Smat delle garanzie sul pagamento di quanto stabilito nella perizia asseverata per la cessione delle reti (circa 15milioni di euro secondo l'ultima stima aggiornata), nei tempi e nei modi che garantiscano la sostenibilità finanziaria dell'azienda Acea (dubbi su queste garanzie sono stati alla base della decisione di alcuni Comuni di astenersi).  E' questo in sostanza il mandato (condizione sine qua non) dei soci Acea al Consiglio di amministrazione e all' ad Carcioffo, a cui spetta di firmare il contratto di cessione con la Smat. Occorrerà ora capire in quali tempi si concretizzerà il passaggio. L'assemblea ha respinto la richiesta di alcuni Comuni (che si sono poi astenuti) di rinviare il voto e di riportare la delibera meglio circonstanziata nei Consigli comunali. Decisivo il voto di Pinerolo che ha rivendicato l'assunzione di responsabilità nel sostenere la decisione e  di confermare così la fiducia nel Cda: «Forse la decisione di dire no o di astenersi di alcuni sindaci faceva conto sul fatto che Pinerolo con il suo peso avrebbe fatto passare la delibera, altrimenti si sarebbero espressi diversamente (ovvero a favore n.d.r)». Nel conto per teste sarebbero circa una ventina su quarantasette i Comuni astenuti o contrari (pochi). Tra quest'ultimi come annunciato Bobbio Pellice, Luserna, Pomaretto.