Usura, estorsione e infiltrazioni mafiose: quattro arresti per 'ndrangheta

Usura, estorsione e infiltrazioni mafiose: quattro arresti per 'ndrangheta
Martedì 18 Luglio 2023 - 11:28

La Direzione distrettuale antimafia di Torino ed il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri hanno arrestato questa mattina (ad Albenga, Laigueglia, Trofarello e Torino) quattro persone per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, trasferimento fraudolento di beni e organizzazione del gioco d’azzardo. Viene accusato di partecipazione alla ndrangheta Rocco Pronestì, 72 anni di Orbassano e domiciliato ad Albenga, storico appartenente alla criminalità organizzata del Piemonte e da anni legato ai maggiori esponenti della ndrangheta locale.

È stato già condannato in passato per tale delitto Rocco Cambrea, 62 anni torinese, che oggi risponde unitamente a Pronestì di usura ed estorsione con aggravante mafiosa, e per avere organizzato una bisca clandestina in quello stesso bar di via Postumia nel quale si occupava di gioco d’azzardo a metà degli anni Novanta.

Secondo l’ipotesi d’accusa Pronestì e Cambrea da anni avevano in corso un'attività di usura ed estorsione ai danni di giocatori d’azzardo e piccoli imprenditori, spalleggiati da Saverio Giorgitto, 54 anni di Trofarello, e da Crescenzo D'Alterio, 48 anni di Borgaro. Con quest’ultimo i due avevano organizzato un’articolata attività di infiltrazione in attività economiche lecite, specie nel settore del commercio di alimenti, utilizzando una serie di prestanome e le competenze di alcuni professionisti, oggi indagati.

L’attività d’indagine ha evidenziato anche l’infiltrazione nella cooperativa sociale Liberamensa, aggiudicataria anche dell’appalto comunale per il servizio di ristorazione nel Palazzo di Giustizia di Torino: Pronestì, Cambrea e D'Alterio, anche a seguito di contatti con appartenenti alla famiglia Belfiore, sono riusciti a controllarla e a depauperarla, sino all’interruzione del servizio dovuta alla pandemia.

Diversi complici dei quattro arrestati - hanno ricevuto l’informazione di garanzia e sono stati perquisiti; alcune delle vittime, sentite dai Carabinieri nel corso delle indagini, avevano negato di subire le minacce e le pretese che invece emergevano da intercettazioni condotte anche con l’ausilio dei captatori informatici.

pa. pol.
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Paola Molino