Maltempo, Villafranca: per allerta meteo aperto il Centro Operativo
Il sindaco di Villafranca Agostino Bottano ha appena fatto il punto della situazione sul maltempo che sta interessando il nostro territorio e ci aggiorna così: «Il livello di allerta è arancio ma ancora sotto controllo in quanto il fiume Po, il torrente Pellice e i rii interni sono molto al di sotto del livello di guardia e addirittura sotto il livello medio degli ultimi anni nello stesso periodo. Stessa cosa per domani sabato 20, ma con aumento delle precipitazioni. Tra pochi minuti, alle 15,30, la Protezione Civile Regionale si riunirà per valutare la situazione, che, a Villafranca, non è al momento preoccupante o allarmante ma da tenere sotto osservazione costantemente con l’evoluzione delle precipitazioni nelle prossime ore o di possibili piene provenienti da monte. Nel pomeriggio verrà aperto il Centro Operativo di Villafranca 24h/24 h in contatto con il Centro di Pinerolo per monitorare la situazione di tutto il Pinerolese e delle valli. In caso di necessità verranno chiuse le paratie a monte sulla Bealera del Mulino per evitare l’esondazione dell’acqua nel concentrico. Il messaggio non vuole creare una situazione di panico o allarme, il servizio vuole essere un mezzo di comunicazione per tenere la popolazione costantemente aggiornata sull’evolversi della situazione, intervenendo celermente su un’eventuale criticità». Il Gruppo Comunale di Protezione Civile sarà in servizio fino al cessato allarme é contattabile allo 011 980 7107. Prossima comunicazione in serata.
«Per il week end sono previste piogge importanti causa una perturbazione proveniente dal Golfo di Genova. Verificate preventivamente la chiusura di tutte le porte, il funzionamento delle idrovore e se possibile non abbandonate le abitazioni», aveva ricordato ieri pomeriggio Bottano sui social.
Stando ai dati pubblicati sul sito degli Amici del Po, a fine mattinata il livello idrometrico del Po è inferiore al mezzo metro mentre quello del Pellice supera di poco il metro, quindi ampiamente nella norma. Alle ore 10 la pioggia era di 3,4 mm per ora e quella cumulata alle 13 di 21,8 mm. «Al momento il terreno assorbe l’acqua che piove dal cielo e invocata a lungo in tempi recenti – spiega Pea Osella, custode del traghetto sul Po –. L’evolversi della situazione dipenderà dall’intensità delle precipitazioni nelle prossime ore e dall’eventuale innalzamento delle temperature in montagna con pioggia a diluire la neve che si è accumulata in alto». Nelle alluvioni di qualche anno fa il Po raggiunse le abitazioni di via Navaroli, al Valentino, la zona dietro la chiesa di S. Stefano e l’area est di borgo Torino Nuovo. «Sulle sponde non sono stati fatti interventi di alcun tipo. Sono necessari vasi di espansione ma questi non devono essere pericolosi per le persone e le case. Purtroppo il sistema degli argini (le cosiddette “barbacane”) non è più integro e vi sono varchi che consentono all’acqua di raggiungere il limite del paese. Inoltre, da sempre, quando il Po è in piena non consente più al rio Martinetto di scaricare e l’onda d’acqua rifluisce allagando le case di via Navaroli». Questo nonostante gli interventi dell’amministrazione comunale di messa in sicurezza del reticolo idrografico minore, con la costruzione della paratia di regolamentazione sulla Bealera del Mulino, corso d’acqua da cui deriva lo scaricatore Martinetto. «Sarebbe auspicabile una piena di tipo fisiologico che porterebbe anche la pulizia del fondale e delle rive ma non certo un evento calamitoso», conclude Osella.
Nella foto di repertorio, un'esondazione di alcuni anni fa.
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Paola Molino