Collino, Stilcar: «Vi spiego perchè abbiamo chiuso»
Ha fatto scalpore la notizia, della chiusura della concessionaria d’auto Stilcar con sede principale a San Secondo di Pinerolo e una seconda a Rosta. Una decisione improvvisa che ha colto tutti di sorpresa, compresi gli oltre quaranta dipendenti che non avevano avuto sentore di nulla. Un clamore dovuto al fatto che la Stilcar concessionaria ufficiale della Citroen e in seguito anche della coreana Hyundai, che fa capo alla famiglia Collino è una delle realtà del settore più conosciute e stimate del territorio. Nata nel 1976 si era sempre più ingrandita affiancando alla vendita i servizi di riparazione e assistenza e dal 2020 di revisione. Un investimento quest’ultimo che non ha dato i risultati sperati, anche per la coincidenza della sua apertura con lo pandemia, che è stato forse una delle concause della crisi che ha portato alla decisione di chiudere.
Parla Manuel Collino
Incontriamo Manuel Collino figlio di Ezio, il fondatore della concessionaria nel suo ufficio nella sede di San Secondo. Sul suo volto i segni dello sconforto del momento: «Sapevo che la notizia avrebbe fatto scalpore, ma non mi aspettavo una cosa del genere e soprattutto tanta cattiveria».
Il fatto è che è stato un fulmine a ciel sereno per tutti, dipendenti compresi, come mai questa modalità? «Ci siamo confrontati con i nostri consulenti e quando siamo venuti alla determinazione che accumulando ulteriori perdite la situazione non sarebbe stata più sostenibile, non abbiamo indugiato: dopo sarebbe stato troppo tardi »
Tardi per cosa?: «Per riuscire a pagare i dipendenti e soddisfare i creditori, abbiamo scelto la via della liquidazione volontaria, avremmo potuto perdere altre strade meno onerose ma non ci sembrava giusto»
La preoccupazione è soprattutto per le sorti dei dipendenti: «Abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile per aiutarli nel ricollocamento, cosa che per parecchie situazioni è già in atto e continueremo a impegnarci, da parte loro, dopo un primo momento di sconcerto, soprattutto nella sede di San Secondo, abbiamo avuto comprensione e collaborazione: li ringrazio per questo».
Voi eravate considerati un’ azienda sana e ben gestita cosa è successo? «I motivi sono tanti, alla base di tutto c’è un sistema di vendita mutato profondamente rispetto al passato e che sta mettendo in profonda crisi le concessionarie, non solo noi»
Nel vostro caso ? «La nascita di Stellantis è stata la svolta, il gruppo Psa a cui fa capo la Citroen ha revocato il mandato a tutte le concessionarie, allo scadere di maggio del prossimo anno saremmo decaduti e saremmo diventati dei rivenditori, cosa che per noi avrebbe determinato margini non sufficienti a far fronte ai costi di gestione, tanto più che il mercato è in profonda crisi: se non hai un giro sufficiente di vendite non puoi far fronte alle spese; abbiamo pensato a diverse alternative, ad esempio di essere solo più officina e tante altre ancora, ma alla fine abbiamo dovuto arrenderci».
Il futuro? «Adesso siamo impegnati a liquidare le pratiche aperte con i clienti, ci vorrà un po’, poi mi guarderò intorno e penserò al mio futuro»
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Paola Molino