Il ritorno alla montagna grazie alla digitalizzazione
Uno dei fenomeni più frequenti, a cui si assiste in questi ultimi anni, è il ripopolamento delle zone montane anche da parte di chi non ci ha sempre abitato, ma decide di praticare il suo smart working lontano dalle grandi metropoli.
Questo è dovuto al fatto che la visione del lavoro si è orientata maggiormente al digitale, chiedendo meno presenza in loco e sfruttando la digitalizzazione. Questa ha avuto, infatti, un forte incremento ampliandosi in vari settori che variano dal lavoro, al settore della formazione, dove infatti è possibile oggi trovare un insegnante online di inglese o qualsivoglia materia o dei corsi specifici con facilità, fino all'acquisto e- commerce che, quindi, completa il quadro della situazione.
Il lavoro da remoto permette di vivere in luoghi più ameni
Dato il cambio di usi e costumi delle persone non è più necessaria la localizzazione in sede urbana metropolitana per l'espletamento dei compiti lavorativi, a meno che il lavoro non abbia una necessaria presenza sul territorio.
Per questo motivo molti hanno deciso di vivere una vita più amena in luoghi meno stressanti come la montagna. Il paesaggio montano, con il suo clima piacevole d'estate, il fascino dell'autunno, dell'inverno e della primavera, è sicuramente un ambiente in cui si può svolgere il proprio lavoro dal digitale, pur godendo delle bellezze del panorama.
Come abbiamo detto, grazie alla digitalizzazione è possibile, inoltre, avere tutti i servizi di cui si necessita, ma è anche possibile godere di una vita più tranquilla e con ritmi più umani rispetto alle conurbazioni metropolitane. Tutto dipende da che cosa desidera una persona per sé o, eventualmente, per la sua famiglia.
I vantaggi dalle famiglie alla qualità della vita
Questa scelta è stata fatta anche da famiglie con bambini i quali, vivendo in una comunità più piccola, imparano il piacere della condivisione di esperienze e dell'importanza di conoscere chi ci sta intorno. Riescono comunque al contempo a portare avanti il loro percorso di studi in realtà con meno anonimato.
Quali sono i reali vantaggi di tutto questo? Sono di due tipologie: sia relativi all’ambiente, che alla vita dell'individuo. Andiamoli a vedere insieme.
Mentre qualche decennio fa il trend era di spostarsi verso le città con il popolamento anche di quartieri periferici, dove poter trovare, quindi, possibilità ulteriori di lavoro, oggi la situazione cambia. Lo spostamento verso le città aveva decretato un abbandono di molte realtà più piccole urbane a livello nazionale, con un forte incremento di urbanizzazione dei centri cittadini. Tutto questo a discapito dei piccoli paesi, che vedevano così perdere in parte la forza lavorativa e diminuire il tessuto sociale comunitario, strutturato da differenti generazioni.
Altro svantaggio era il fatto che chi andava a vivere in città, da una realtà più piccola, non aveva sicuramente il ritmo e le amenità di una realtà più ristretta. Aveva un rapporto meno umano e dei tempi più concitati nella vita quotidiana, ma soprattutto doveva sopperire a prezzi più elevati, caratteristici delle grandi realtà urbanistiche.
Questo implicava il fatto che si era costretti a vivere in piccoli appartamenti con affitti alti e in realtà di quartieri periferici. Ne andava di mezzo non solo la compattezza del paese abbandonato, ma anche la qualità di vita nel quotidiano della persona.
È per questo motivo che oggi, chi ha la possibilità di fare smart working o lavoro da remoto, decide spesso di allontanarsi dalla realtà urbana metropolitana o definitivamente o per numerosi mesi. Questa scelta è dovuta proprio al miglioramento della propria qualità di vita, dando quindi un nuovo impulso di crescita demografica ai piccoli centri e rivalutando la bellezza di luoghi come le nostre valli montane.
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