Morto il generale Angelo Distaso: l'uomo che rilanciò "Pinerolo città della Cavalleria"

Morto il generale Angelo Distaso: l'uomo che rilanciò "Pinerolo città della Cavalleria"
Martedì 22 Febbraio 2022 - 09:31

E’ mancato il generale Angelo Distaso. Aveva 92 anni. Il suo nome è legato indissolubilmente alla tradizione cavalleresca di Pinerolo di cui aveva raccolto negli anni novanta il testimone quando  sembrava che la città se ne fosse ormai  dimenticata. Restituire a Pinerolo la dignità del titolo di “La città di Cavalleria”: Distaso a questo sogno ha dedicato gli ultimi trent’anni della sua vita, spendendo tutte le sue forze e il suo tempo praticamente fino all’ultimo.
Di origini pugliesi, la sua passione per i cavalli e l’equitazione nacque quando si arruolò nell’esercito  scegliendo di entrare nell’Arma di Cavalleria. La sua carriera in quest’ambito lo portò nel 1975 a diventare Comandante de Nizza Cavelleria quando il glorioso reggimento ancora era di stanza Pinerolo. In quegli anni ebbe modo di approfondire e di appassionarsi alla storia della città e della sua Scuola di cavalleria legata al mito di Federico Caprilli.
Terminata la carriera militare dopo un lungo periodo trascorso negli uffici torinesi degli Alti Comandi nel ruolo di Capo ufficio stampa dove si distinse per le sue iniziative di apertura verso la società civile in particolare le scuole, Distaso si dedicò anima e corpo alla sua mission “Pinerolo città della cavalleria”.

Cominciò con l’organizzazione dei Concorsi ippici  restituendo il catino di piazza D’Armi, divenuto un prato brullo dove far correre i cani, alla sua funzione originale: quella di piazza per i cavalli. Sfruttando le sue relazioni, in particolare con la famiglia Agnelli riuscì a organizzare una serie di manifestazioni caricandosi interamente  l’onere dell’ organizzazione sulle proprie spalle. Concorsi di grande prestigio a cui hanno partecipato nomi di livello internazionali del salto ad ostacoli attirati dal rinverdito blasone della città e del primo premio, un'auto offerta dall’avvocato Agnelli.
Ma Distaso puntava a qualcosa di più importante e definitivo: riportare a Pinerolo la Scuola di Equitazione, non più sotto le insegne militari come ai tempi di Caprilli ma della Fise, la Federazione italia sport equestri. Un sogno purtroppo rimasto in parte irrealizzato soprattutto per quanto riguarda l' aspetto gestionale.Un vicenda che ha riempito i suoi ultimi anni di vita di grande amarezza. Approfondimenti sul numero dell'Eco domani in edicola.

A.M.

Foto Dario Costantino
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino