Pinerolo, Zero Club le foto che fanno discutere, il titolare chiarisce: «Qui tutto in regola»
Nei giorni scorsi sulla pagina Facebook della discoteca Zero Club di Riva sono apparse delle foto scattate all'interno del locale in cui si vedono giovani ammassati incuranti del distanziamento e senza alcuna mascherina, come prevedono invece le normative. Foto che hanno destato scalpore e che ci sono state segnalate da più parti. Molti hanno fatto notare che, giusto qualche giorno prima, la nota discoteca Tabata a Sestriere è stata chiusa per motivi riconducibili a quanto riportato nelle immagini dello Zero Club.
In merito abbiamo chiesto spiegazioni al giovane titolare del locale Nicolas Latorre (tra l'altro candidato alle ultime elezioni amministrative di Pinerolo nella lista Pinerolo Bellissima) che ha precisato: «Tutti i sabati vengo controllato da Carabinieri NAS e Guardia di Finanza: non ho mai avuto una multa né ricevuto un verbale di contravvenzione». In merito alle foto invece specifica: «Si tratta di immagini di repertorio scattate in più locali diversi che immortalano eventi negli anni pre Covid e nei primi mesi del 2020 quando già qualcuno iniziava a portare la mascherina. Quanto a noi facciamo rigorosamente rispettare le regole: controllo del green pass abbinato sempre a documento perché ci sono parecchi giovani che tentano di entrare con il green pass dell'amico e magari non sono neanche vaccinati. Dal 6 dicembre sarà d'obbligo il green pass rinforzato per accedere al locale».
E quanto alle mascherine? «Non è obbligatorio indossarle quando si è in pista, al bar o seduti al tavolo. Obbligo in tutti gli altri casi (ti alzi per andare in bagno, giri per il locale etc...)»
Assembramenti? «Tenete conto che io ho due licenze, esterno ed interno, per un totale di circa 2000 posti. Essendo oggi la capienza consentita fissata la 50% possono entrare poco meno 1000 persone».
Non sarebbe il caso per evitare preoccupazione da parte delle famiglie aggiungere la dicitura "foto di repertorio" nei titoli degli album di Facebook pubblicati sui social? «Ora lo faremo» conclude Latorre.
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Paola Molino