Parco Alpi Cozie, il presidente Deidier si è dimesso dal letto di ospedale: «Troppe tensioni»
Mauro Deidier ha rassegnato le dimissioni da presidente dell'Ente di Gestione delle Aree protette elle Alpi Cozie. Lo ha comunicato ieri sera alle 18 al Consiglio direttivo nel corso di una seduta che ha sostenuto dal letto di ospedale, a Pinerolo, dove è ricoverato per una polmonite causata dal Covid-19.
«Ho deciso di lasciare il parco, perché in ogni caso non posso pensare di tornare in una situazione di continue tensioni, rovinandomi salute e pensione» commenta questa mattina Deidier. Nel documento presentato ieri al direttivo dell'ente ha dettagliato le motivazioni delle dimissioni, sofferte ma «irrevocabili ai sensi dello Statuto».
«Per una singolare circostanza mi trovo a lasciare questo incarico comunicandolo da una situazione critica ovvero da un letto di Ospedale dove sono sottoposto a ossigenoterapia per polmonite bilaterale da Covid» ha scritto Deidier ai membri del Consiglio.
L'Ente Parco passa quindi nelle mani del Vice Presidente Remo Tabasso che dovrà traghettarlo fino alla nomina del nuovo Presidente.
LE TENSIONI NELL'ENTE
Con alle spalle un'esperienza trentennale di Dirigenza pubblica (nell'Azienda sanitaria locale) e circa 20 anni un Parco Naturale, l'Orsiera Rocciavrè, Mauro Deidier guidava l'Ente parchi Alpi Cozie dallo scorso 28 ottobre.
«Ho constatato - precisa Deidier - che nel Parco Alpi Cozie non è possibile portare avanti, senza continue tensioni e contrasti interni in primis con la Direzione dell'Ente, i molti obiettivi che mi ero preposto in attuazione delle indicazioni della Comunità delle aree protette ed in coerenza con gli attuali indirizzi regionali». In particolare con il Direttore dell'ente nei mesi scorsi si sono verificati continui, ripetuti e documentabili contrasti che non mi consentono di portare avanti proficuamente l'incarico assunto e che protraendosi nel tempo finirebbero per arrecare pregiudizio all'ente Parco. Non è infatti nel mio stile ricoprire tale incarico per adempiere solo alla firma di atti burocratici e di delibere ma neppure di dover continuamente superare tensioni pressoché su ogni scelta adottata».
UN'IDEA DI PARCO
«Sinceramente avevo accettato questa nomina con convinzione ed entusiasmo, non chiedendo nulla a nessuno, ma la situazione gestionale da me riscontrata è purtroppo molto diversa dalla mia idea di Parco Naturale Alpino che, a mio parere, accanto alla mera funzione di tutela, di studio e di ricerca fine a se stessa, dovrebbe salvaguardare e tutelare anche chi ancora vive e lavora in montagna».
Un'idea che Deidier dice di aver pienamente condiviso con il Vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, che ha ringraziato per la fiducia ricevuta insieme al presidente Albero Cirio. Il presidente dimissionario ringrazia anche il Consigliere del territorio Valter Marin, i sindaci del Parco e fuori parco che lo hanno sostenuto, i Consiglieri del Parco, i giornalisti del territorio, e «le tante Associazioni in particolare quelle legate alle attività pastorali fatte di persone meravigliose, nonché i tantissimi semplici valligiani che mi hanno inviato messaggi di condivisione rispetto alle posizioni assunte in questi mesi».
IL PROGETTO WOLFALPS
Il tema di maggior contrasto sollevato alla gestione Deidier è stata la gestione del lupo sul territorio e del progetto europeo Life Wolf Alps EU. Era stato proprio Deidier ad aprire il suo mandato con una lettera, poi resa pubblica e oggetto di ampio dibattito, ai responsabili del progetto Life, contenente numerosi dubbi e critiche sulla trasparenza della gestione del progetto. In generale la sua azione è sempre stata orientata a favorire la tutela delle attività umane in montagna, e non una ulteriore diffusione della popolazione di lupi.
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Paola Molino