Palo porta antenne di Frossasco: il Tribunale di Torino respinge il reclamo proposto dagli attivisti della Val Noce

Palo porta antenne di Frossasco: il Tribunale di Torino respinge il reclamo proposto dagli attivisti della Val Noce
Venerdì 6 Novembre 2020 - 14:50

«Il Tribunale di Torino respinge il reclamo proposto dal Comitato Uniti in Val Noce per un Futuro sano e sostenibile e dal Comitato Rodotà in merito al palo porta antenne». Lo ha annunciato con un comunicato pubblicato anche sul sito ufficiale del Comune, il sindaco di Frossasco Federico Comba. La vicenda, ormai arcinota, è quella del palo di 25 metri installato a maggio 2019 in un'area adiacente al cortile delle scuole. La Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Torino, in un'ordinanza dell'11 settembre, aveva respinto (e condannato i ricorrenti a sostenere le spese legali) il ricorso urgente presentato da Comitato Uniti in Val Noce per un Futuro Sano e Sostenibile e Comitato Rodotà contro il Comune di Frossasco, la Città Metropolitana di Torino e il Consorzio Topix, in cui si chiedeva «di arrestare cautelativamente qualsiasi installazione e accensione delle antenne». Ora anche il reclamo viene respinto: «Il Tribunale di Torino, in sede collegiale, ha ritenuto che nel caso della scuola di Frossasco l'apprezzamento del rischio potenziale che possa derivare dall'esposizione di medio-lungo termine al campo elettromagnetico generato dalle antenne in loco è semplicemente inutile alla luce delle rilevazioni compiute dall'Arpa e non contestate dai reclamanti. Gli impegni contrattuali presi dal Consorzio con il Comune escludono in prima analisi che i ripetitori che sono stati e verranno installati sull'antenna possano costituire un apprezzabile fattore di rischio, proprio nella logica del principio di precauzione». E ancora: «Per la parte che si riferisce alle antenne già montate e accese, non soltanto non v'è superamento dei valori precauzionali, ma è perfino lecito dubitare che l'edificio scolastico, il cortile in particolare, sia all'interno del campo elettromagnetico generato dalle antenne. In ogni caso, il contributo delle antenne è insignificante e pari a 1/120 del valore precauzionale. La contrattualizzazione degli impegni del Consorzio a montare un certo tipo di antenne e non altre costituisce applicazione del principio di precauzione nella sua forma più rigorosa».

 

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Paola Molino