«Siamo chiusi ma ci siamo»: l'onda della protesta nata a Pinerolo arriva fino a Genova
«Siamo chiusi ma ci siamo». Una frase semplice, che tantissimi commercianti lunedì mattina hanno voluto sposare a Pinerolo, in una protesta silenziosa di fronte ai negozi sbarrati, ma illuminati. Un modo per far sentire la propria voce e dare un volto alla propria attività, che sta subendo un durissimo colpo a causa dell'emergenza Covid-19: la chiusura prolungata (il riferimento va soprattutto a quegli esercizi che ancora dovranno attendere prima di poter ripartire) li sta infatti costringendo a pagare un duro prezzo.
L'iniziativa, grazie al tam tam sui Social e via whatsapp, ha trovato da subito l'adesione locale, ma si è anche allargata al nord Italia. Sono molte le realtà che hanno voluto proporre la stessa iniziativa. Tra queste, i commercianti di Nervi (Genova), che sabato mattina tireranno su le loro saracinesche, illumineranno gli esercizi e apporranno sulle vetrine cartelli con la scritta «Siamo chiusi ma ci siamo», la stessa usata dai colleghi di Pinerolo. Sulla protesta pinerolese - promossa da Franca Samuel (nella foto) e Sylva Fashion Outlet a cui ha dato la sua adesione anche Cna -, ampio articolo su L'Eco del Chisone in edicola.
Foto Dario Costantino
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino