Salvai: «Situazione drammatica nelle Rsa di Pinerolo»
A poco a poco viene a galla l'alto livello di contagio in alcune Case di Riposo nel Pinerolese. A fare il punto sulla situazione a Pinerolo con un lungo post sulla sua pagina Facebook il sindaco Luca Salvai secondo il quale oggi, giovedì, i residenti a Pinerolo che risultano positivi al tampone sono 134, su un totale di 603 analisi effettuate. Spiega il sindaco:« Il numero risulta più che raddoppiato rispetto alla settimana scorsa, ma c’è un motivo ben preciso:
nelle giornate del 10 aprile e del 14 aprile sono stati eseguiti i tamponi presso gli ospiti di due delle principali RSA del Comune di Pinerolo (Casa dell’Anziano Attilio Fer e la struttura Giachetti).»
Sempre secondo il sindaco:«I risultati dei tamponi effettuati sugli ospiti della RSA Giachetti (Fondazione Casa dell’Anziano) hanno fatto emergere una situazione drammatica, evidenziando n. 47 ospiti positivi su 101 tamponi effettuati, mentre si è ancora in attesa dei risultati delle analisi effettuate nella giornata del 14 sugli ospiti della struttura A. Fer».
«La struttura puntualizza Salvai sta provvedendo alla ridistribuzione degli ospiti per attuare l’isolamento in maniera finalmente consapevole, peraltro il carico di lavoro rende difficoltosa la corretta gestione di tutti questi pazienti, anche in relazione all’alto numero di operatori assenti per malattia».
Il sindaco nel suo post conclude lamentando la mancanza di strategie efficaci sul territorio ma senza precisare a chi si riferisca: «La Commissione di vigilanza dell’Asl questa mattina ha già fatto un sopraluogo presso la struttura. Da quanto mi è stato riferito non sono state ravvisate scorrettezze nella gestione o problematiche di altro tipo. Spero che il sopraluogo sia stato costruttivo e non punitivo: ho denunciato più volte come le RSA siano state lasciate sole nella gestione di questa emergenza.
A tal proposito evidenzio nuovamente come sia ormai evidente che ciò che sta succedendo a Pinerolo è un problema comune a molte strutture del Piemonte: un disastro annunciato da settimane. La mancanza di strategie efficaci per il contenimento dell’infezione sul territorio, proprio dove il virus miete più vittime e dove le possibilità di contagio sono maggiori (anche per i lavoratori) sta manifestando tutti i suoi effetti. Certo è più facile imporre alla gente la clausura forzata piuttosto che attuare azioni efficaci di controllo e contenimento dell’infezione, ma lo stare a casa, è evidente, non basta più. Il numero di tamponi che vengono fatti in Piemonte sta salendo: meglio tardi che mai…»
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Paola Molino