Ezio Bigotti torna in libertà: domiciliari revocati
Ezio Bigotti, potente e controverso uomo d’affari, è tornato in libertà. Dal 6 febbraio era agli arresti domiciliari nella sua villa di S. Pietro Val Lemina, con l'accusa di false fatture per una cifra sui 60mila euro e bancarotta fraudolenta per una vicenda risalente a parecchi anni fa.
Le contestazioni che fecero scattare le misure cautelari si inseriscono nel quadro di una maxi inchiesta condotta dalle Procure di Roma e Messina che portò al fermo di 15 personaggi eccellenti (avvocati, tra cui l'ex legale di Bigotti, Piero Amara, imprenditori e magistrati) per le ipotesi di due associazioni a delinquere dedite alla frode fiscale, reati contro la Pubblica amministrazione e corruzione in atti giudiziari.
Bigotti, difeso dagli avv. Cesare Placanica e Roberto Macchia, ha sempre respinto tutti gli addebiti, dando fin da subito agli inquirenti ampia disponibilità a collaborare. L'imprenditore pinerolese, proprio per potersi difendere senza coinvolgere le sue aziende, il 20 febbraio si dimise dalla presidenza della Sti e da tutti gli organi amministrativi delle società del Gruppo.
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Paola Molino