Omaggio dell'elisoccorso al funerale di Luca Prochet, morto nella valanga
L'elicottero del 118 sul quale ha prestato soccorso per 27 anni come tecnico di Soccorso alpino, poco fa ha reso omaggio a Luca Prochet sorvolando il piazzale del tempio valdese di Torre Pellice dove si sono svolti suoi i funerali.
Per l'ultimo saluto alla guida alpina della Val Pellice, morta insieme ad un turista francese venerdì 27 sotto una valanga mente praticava l'eliski sul monte Terra nera, a Sauze di Cesana, c'era l'intero mondo della montagna stretto attorno alla moglie e ai figli, come una grande famiglia.
Il gonfalone del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologicoe precedeva il corteo con decine e decine di tute rosse, i soccorritori della Guardia di finanza, il vessillo e le guide del Centro Guide alpine di Alagna, sindaci e rappreentanti di aministrazioni comunali e strutture turistiche dell'Alta Val Chisone che hanno lavorato con Luca Prochet, tantissimi amici assiepati dentro e fuori dal tempio venuti anche dalla Francia, dove la guida ed ex direttore della Scuola dei tecnici di Soccorso alpino abitava.
Numerosi gli interventi che lo hanno salutato e ricordato con commozione e ammirazione per l'uomo e il volontario. Hanno voluto parlare anche il figlio Simone, che si è espresso in italiano («Seguirò sempre le tracce che hai lasciato per me») e il fratello Matteo: «Non perdo un fratello, ma un amico, un fratello, un padre. E mio figlio non perde uno zio ma un amico, uno zio, un nonno, un eroe».
Tra le letture del pastore Marcello Salvaggio, alcuni versetti dal libro del profeta Isaia: «Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto». «Quelle montagna che trema, che Luca ha tanto amato e rispettato, rappresenta anche le nostre certezze e i nostri rapporti che vengono meno, ma la Parola ci dà pace». Il sacerdote cattolico don Giuseppe Alluvione, che ha conosciuto Luca Prochet giovanissimo e a lungo ha lavorato con lui a Casa Alpina don Barra a Pragelato, ha parlato di «evento imprevisto e imprevedibile». Il presidente regionale del Soccorso alpino Aldo Galliano lo ha ringraziato «a nome di tutte le persone che hai salvato in questi anni e forse si sono scordate di ringraziarti, non sapendo quanto impegno, lavoro e fatica servano per far sembrare banale quello che facevi».
Nella foto, l'arrivo dell'elicottero sulla sinistra, mentre si apprestava a compiere due giri attorno alla zona del tempio valdese.
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Paola Molino