San Sebastiano a Miradolo: Sgarbi all'anteprima per la stampa
È stata oggi presetanta in anteprima ai giornalisti la mostra "San Sebastiano. Bellezza e integrità nella'rte tra '400 e '600" allestia nelle sale dela castello di Miradolo in San Secondo di Pinerolo. C'era Vittorio Sgarbi, curatore del progetto con Antonio D'Amico, a raccontare, con la solita verve ed efficacia, la straordinarietà del percorso espositivo proposto. 43 opere (altre ne arriveranno a breve, tra cui un Rubens e un Raffaello) che raffigurano San Sebastiano, il giovane soldato dell'esercito imperiale di Diocleziano, martirizzato. Ma come ha spiegato Sgarbi, "quella proposta non è una mostra di arte devozionale, ma un percorso più insinuante e intrigante che mette in gioco l'elemento della bellezza formale, l'attrazione verso il corpo maschile nudo". Come un Apollo, un Adone, San Sebastiano è modello di bellezza ed anche di integrità: trafitto dalle frecce non sembra patire dolore, non sono infatti quelle ferite a condurlo alla morte.
Si tratta di una mostra di grande valore e respiro, anche grazie ai nuovi spazi recentemente restaurati dalla fondazione Cosso e oggi per la prima volta aperti al pubblico dei giornalisti e di alcuni collezionisti e galleristi che hanno prestato le opere.
L'apertura al pubblico è fissata per domenica 5 (fino all'8 marzo). Orari: sabato, domenica e lunedi 10-18,30, giovedi e venerdi 14-18. Chiuso martedi e mercoledi. Ingresso intero 10 uero, ridotti 8 e 3 euro.
Info: 0121 502761, www.fondazionecosso.it.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino