Nichelino: ricorso Riggio? Hanno "vinto" tutti
Situazione paradossale in casa Pd, dopo la pronuncia della commissione provinciale dei garanti sul ricorso presentato dal vincitore delle Primarie Angelino Riggio. Ieri è arrivata la decisione, degna dell'evangelica lavata di mani di Ponzio Pilato, ma che ingarbuglia ancor di più la matassa. Un passo indietro. Giovedì 13 la direzione del Pd nichelinese ha approvato un documento per togliere la candidatura a sindaco a Riggio (nella foto ritratto in campagna elettorale all'Oltrestazione) e dare mandato a segretario e segreteria locali di trovare una soluzione alternativa.
Il vincitore del 16 febbraio ha impugnato l'atto di fronte ai garanti provinciali, che si sono pronunciati dopo una settimana. Dicendo cosa? Intanto che sostanzialmente non sono competenti per pronunciarsi sul ricorso. Ma da un lato censurano il documento della direzione Pd nichelinese. Dall'altro diffidano Riggio (chiamato per ben due volte Antonino e non Angelino!) ad usare il simbolo del partito. Per i riggiani, la censura è un trionfo. Per i rivali - sostenitori del segretario dimissionario Salvatore Buglio e della candidata alle Primarie Carmen Bonino - è un trionfo la diffida.
A dar manforte a questi ultimi ci pensa il segretario provinciale Fabrizio Morri: «Non entro nel merito della decisione. Ma leggendo la pronuncia mi sembra che si sottolinei, come sostenevo io, che è un problema politico - argomenta -. La scelta del candidato sindaco spetta agli organismi territoriali del partito, così come l'uso del simbolo è in capo al segretario locale». Insomma, una stroncatura del ricorrente. Questione chiusa? No. Il braccio di ferro riparte ancora più deciso. La coalizione di centrosinistra a breve dovrebbe diffondere il nome del candidato sindaco alternativo. Ma Riggio tira dritto e domani presenta la sua candidatura, alle 9,30, al centro Grosa di via Galimberti 3. Al suo fianco ci saranno l'ex vice sindaco Filippo D'Aveni e forse i Comunisti - che oggi potrebbero rinunciare alla candidatura di Luigi Infantino. Una situazione davvero paradossale che scatena l'ilarità dei 5Stelle locali. Sul social network Facebook si parla di PdA e PdB. In un comunicato stampa, si riecheggia anche l'immagine dei litigiosi capponi di Renzo dei Promessi sposi. Anche se, in questo caso, sarebber più opportuno parlare di capponi di Renzi.
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Paola Molino