«Non chiamateci "forconi": non ci sono nè violenze né sigle politiche»

Mercoledì 11 Dicembre 2013 - 12:20

Grande assembramento, di mezzi e manifestanti, in questo momento nella "rotonda di Eataly", a Pinerolo. Una protesta del tutto pacifica, senza alcuna bandiere nè atteggiamenti violenti. Il transito delle vetture è solo rallentato, seppur per parecchi minuti. Qui abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni manifestanti: «Non chiamateci "forconi", nè tantomento fascisti. Non abbiamo nessuna sigla politica. Siamo solo stufi di questa situazione: soprattutto la pressione fiscale è insostenibile», avvertono in coro. Qui ci sono lavoratori dell'edilizia, escavazioni, autoriparatori, agricoltori. Chiedono di parlare con rappresentanti delle istituzioni: «Non abbiamo ancora visto nessuno». Marco Bianchi, autodemolitore: «Penso che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia l'acconto delle tasse e dell'Iva 2014. Quest'anno il fatturato è bruscamente calato, ma mi chiedono il 104 per cento di quanto versato nel 2012. È una manifestazione apolitica, abbiamo solo le scatole piene. Per chi ho votato alle ultime elezioni? non sono andato». «Io - interviene un giovane commericnate - ho votato Grillo». Nel filmati allegati, il meccanico Enrico Malano, autoriparatore di S. Secondo, e Carmelo Iacona dell'Officina Le Macine. Diego Bianciotto, considerato (non si sa quanto a ragione) il capo del movimento pinerolese, ha invece preferito non rilasciare più alcuna dichiarazione. Foto Dario Costantino

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Paola Molino