Piossasco: Operazione Break, indagati 8 dipendenti dell'Asl
La bollatrice attestava una pausa pranzo di 20 minuti (vale a dire il minimo previsto dal contratto), ma di fatto alcuni dipendenti del Poliambulatorio Asl di Piossasco pare avessero l'abitudine di fermarsi più a lungo. Anche perchè il Bar Chicco Rosso è attiguo: tempo di ordinare un panino, percorrere un paio di metri per "sbollare", e tornare al tavolo a finire il pranzo con più calma. Oppure consegnare il proprio badge ad un collega che lo strisciava per tutti. Identica la conclusione: si risultava in servizio senza esserlo.
Pare che questo malcostume fosse piuttosto esteso, almeno stando agli accertamenti eseguiti dalla Polizia giudiziaria (sezione Polizia di Stato, responsabile l'ispettore Palumbo) che da quest'estate hanno eseguito una decina di sopralluoghi e appostamenti nei pressi del bar. Ieri il blitz di quella che è stata denominata "Operazione Break", vale a dire "Pausa pranzo". Cinque le persone a cui è stato consegnato il verbale di elezione a domicilio per la notifica dei prossimi atti giudiziari. I nomi: Daniela A., Ada B., Silvana P., Pasquale G. (che ha funzioni di coordinamento), Maria Antonietta B. Nel fascicolo aperto dal pm Ciro Santoriello, gli indagati però sono più numerosi. Otto già iscritti, ma il loro numero è destinato ad aumentare. Le accuse contestate sono truffa e falso. Per l'inchiesta arriva però ora il momento più delicato che dovrà portare all'attribuzione delle singole responsabilità, per la formulazione degli eventuali capi d'imputazione. Per questo gli inquirenti dovranno analizzare tabulati e registrazioni, per ricostruire in dettaglio i vari episodi incriminati.
«Se verranno accertate le anomalie in oggetto la Direzione assumerà in modo estremanente risoluto i provvedimenti disciplinari del caso - ha dichiarato il Direttore Generale dell'Asl To3 Gaetano Cosenza - è assolutamente intollerabile che, specie nell'attuale momento di difficoltà, ci sia fra i dipendenti chi si permette di approfittare o infrangere le regole traendo vantaggi impropri in modo illecito. Tali dipendenti, se accertate le violazioni, verranno immediatamente sottoposti a procedura disciplinare, fatte salve le ulteriori responsabilità in ambito penale. Non accetteremo che il vergognoso comportamento di alcuni possa danneggiare l'immagine dell'azienda e di tutti coloro che ottemperano con corretterra alle regole».
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino