Violenza sessuale sulla figlia: condannato a 5 anni
Si è appena concluso, con rito abbreviato, un delicato processo a carico di un giovane ingegnere pinerolese, accusato di aver abusato della figlia, quando la piccola aveva appena 4-5 anni. Il giudice Gianni Reynaud l'ha condannato a 5 anni di reclusione (appena otto mesi in meno rispetto a quanto aveva chiesto il Pm Ciro Santoriello), più una lunga serie di pene accessorie e ad un risaricimento danni di 100mila euro per la piccola e di 20 mila per la mamma (parte civile con l'avv. Ronfani).
Toccamenti e palepeggiamenti, che la bimba aveva raccontato ad una psicologa nel corso dei colloqui che seguirono la separazione, per altro consensuale e a quanto pare senza traumi o motivi di contrasto, dei genitori. La dottoressa, stranamente mai interrogata nel corso delle indagini nonostante fosse stata proprio lei a sporgere denuncia contro l'uomo, aveva registrato l'intero colloquio con la bimba (che oggi ha 7 anni). Tutto questo emerse solo nel corso della scorsa udienza, tanto che il giudice dispose un supplemento d'indagine per acquisire e trascrivere il nastro. Nell'udienza odierna, le parti hanno di nuovo discusso, alla luce delle novità contenute nella registrazione. Il prof. Ronco, che difende l'imputato, ha ancora sostenuto (seppur invano) la tesi del "falso ricordo". Servizio sul prossimo numero de L'Eco.
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Paola Molino