Osasio: Sette Dolori, effige nella cappella del cimitero

Mercoledì 2 Novembre 2022 - 11:54
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Osasio: Sette Dolori, effige nella cappella del cimitero
Osasio: Sette Dolori, effige nella cappella del cimitero

Uno scrigno di opere risalenti all’inizio del '500 che stanno tornando alla luce. Si sono conclusi i primi lotti di restauri della piccola Chiesa quattrocentesca dedicata alla Madonna dei Sette Dolori situata tra le mura del cimitero, che per molti decenni è stata chiusa e l’umidità ed il tempo hanno cancellato gran parte dei preziosi affreschi situati nell’abside. Rappresentano la Visita di Maria alla cugina Elisabetta e le Sante Agata ed Apollonia mentre la Madonna con il Bambino (a sinistra dell’altare) è quasi del tutto scomparsa. Altre rappresentazioni risalirebbero a periodi successivi, intorno alla metà del '600.

Con la chiusura dei lavori è anche stata posizionata sopra l’altare una fedele riproduzione del quadro raffigurante l’Annunciazione a Maria Vergine, di autore ignoto, risalente al 1535 come riporta la data impresso sull’originale, oggi custodito visto il pregevole valore, nel museo Diocesano di Torino.

“Nell’insieme l’intervento ha ottenuto il recupero e la conservazione di tutte le superfici attraverso operazioni di sciabolatura, ritocchi, stuccatura e consolidamento della pellicola pittorica. L’eliminazione delle ridipinture ha permesso il recupero della corretta riprofilatura dell’immagine della Madonna e delle scritte originali e dall’altro lato l’eliminazione dell’interferenza creata dalla cornice ocra su fondo azzurro nel riquadro centrale che conclude iconograficamente il ciclo pittorico cinquecentesco” scrive la ditta Lupo e Galli di Torino che ha eseguito i lavori. In corrispondenza dell’altare si legge una scritta “Calavita 1961” che dovrebbe coincidere con i lavori di riquadratura della parete sopra l’altare e la rimozione della tavola originale raffigurante l’Addolorata. Ad inizio anni 80 era invece stato rifatto il tetto ed installate chiavi di rinforzo per arrestarne il degrado.

L’intervento è stato finanziato dalla Fondazione CRT e da fondi comunali; il progetto è stato seguito dall’architetto carignanese Piergiorgio Grana. La chiesa è stata aperta in occasione della festività di Tutti i Santi, seguiranno visite organizzate. Per informazioni rivolgersi al Comune.

Giuseppe Vaglienti
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