Pinerolo: l'imprenditore Bigotti perde la causa: google non l'ha diffamato
Non ce l'ha fatta neppure lo Studio Previti a battere Google. Il giudice Gianni Reynaud ha infatti respinto il ricorso presentato da Ezio Bigotti, tramite gli avvocati romani Stefano Previti e Alessandro Izzo, contro il colosso americano.
Una causa civile, avviata dal presidente del gruppo Sti (nonché console onorario del Kazakhstan) per difendere "onore e reputazione". Semplice il motivo: nell'inserire (anche solo in parte) il nome "Ezio Bigotti" su quel motore di ricerca, il software "suggest search" apre una tendina sulla barra di digitazione che suggerisce di includere nella ricerca i termini "arrestato" e "indagato". (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino
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