Compromesso sulla fognatura fantasma

S. Pietro, nel contezioso sul cantiere all'ingresso del paese

S. PIETRO V.L. - Ha tenuto banco lunedì sera in Consiglio la convenzione riguardante il condominio di ingresso paese. Il cantiere è fermo da mesi perché la rampa dei garage è stata costruita sopra un ovoidale della fognatura, non previsto nel Piano di recupero approvato nel 2008 dall'Amministrazione Berger.
«L'Acea ha chiesto all'impresa di spostare o rivestire con una fibra la fognatura - ha spiegato il sindaco Balangero  - e la ditta ha accettato di effettuare l'intervento solamente a scorporo della pavimentazione in porfido (una delle opere di urbanizzazione previste in origine, ndr)». Una soluzione, ha continuato il sindaco, che penalizza il Comune, «ma l'unica in grado di evitare che il cantiere resti aperto in eterno». Non solo: a spingere la Giunta ad accettare il compromesso, è intervenuto anche il ricorso al Tar da parte della ditta. «Preferisco rinunciare al porfido in ingresso paese piuttosto che affrontare una causa», ha dichiarato Balangero.
Agguerrita la replica di Giancarlo Canale ("S. Pietro che cambia"): «Chiedo di sospendere la seduta per poter leggere il ricorso. E voglio sapere perché il progettista del Piano di recupero non ha disegnato le fognature». A rispondere è il responsabile dell'Ufficio tecnico Martini: «I progettisti non hanno segnalato la fognatura probabilmente perché non ne erano a conoscenza. L'ovoidale risale a trent'anni fa e anche all'Acea non risultava». Respinta anche la proposta del gruppo di minoranza capeggiato da Enzo Lacroce di «delegare all'Acea, gestore delle fognature, la risoluzione del problema», quest'ultima aveva già opposto un netto rifiuto.  Approvata, invece, la convenzione integrativa con la ditta: asfaltatura anziché porfido in cambio dei lavori per rivestire la fognatura.

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Paola Molino