Francesco di Sales e Madre di Chantal di fronte alla Sindone
Le suore di clausura del monastero della Visitazione di Pinerolo ci raccontano due aneddoti che legano l'ostensione della Sindone ai fondatori del loro Ordine, S. Francesco di Sales e Madre Giovanna di Chantal.
«Nel 1613 S. Francesco si trovava a Torino ed era stato scelto dal duca Carlo Emanuele II tra i vescovi che dovevano reggere il telo della Sindone, esposto in questo modo alla diretta venerazione dei fedeli. Anche allora si era nel mese di maggio e faceva molto caldo. A causa, anche, della presenza di una grande folla capitò che, chinato leggermente il capo, dalla fronte madida del prelato alcune gocce di sudore, misto a lacrime, cadessero sul preziosissimo telo.
L'anno dopo S. Francesco di Sales commentava a suo modo l'episodio in una lettera a Giovanna di Chantal, sua grande figlia: "Il cardinale Maurizio di Savoia fu un po' seccato di questo fatto, ma in cuor mio io pensavo che Nostro Signore non era così delicato e che aveva sparso sudore e sangue per unirlo al nostro e avvalorarlo per la vita eterna".
Del resto, il rapporto di Francesco di Sales con la Sindone iniziò, a detta della madre, nel 1667 quando lei lo teneva ancora in grembo e, in occasione dell'ostensione ad Annecy, davanti a quella reliquia eloquente, la donna aveva fatto la promessa: la creatura che aveva in grembo era del Signore, lei l'avrebbe cresciuta e poi l'avrebbe donata a Lui per sempre.
Anche la Madre di Chantal, quando venne a Torino nel 1638 a fondarvi un monastero, ebbe modo di vedere la Sindone. Fu accompagnata in duomo da Madama Reale Cristina di Francia che fece dispiegare il sacro lino appositamente per la Santa».
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Paola Molino