Dal gas Acea ai Comuni utili per 560mila euro

Verrà distribuito ai soci il 70 per cento

Ancora un anno positivo per Ape Srl, l'azienda pinerolese del gruppo Acea specializzata nella vendita di gas metano. La scorsa settimana si è svolta l'assemblea dei soci, ovvero dei sindaci di quei Comuni del Pinerolese che detengono le quote di proprietà dell'azienda, che è a totale capitale pubblico.

Nonostante le nuove regole di mercato abbiano imposto ad Ape di battersi con agguerriti concorrenti, vedi Enel ed Eni (tant'è che ancora in queste settimane collaboratori dell'Acea stanno passando nelle case degli utenti per la firma di un vero e proprio contratto di tipo privatistico), l'azienda ha saputo reggere al confronto. «In questi ultimi mesi - ha spiegato l'amministratore unico Francesco Carcioffo - siamo riusciti a conquistare importanti commesse, come ad esempio la fornitura per l'intero gruppo Skf in Italia». Ai sindaci Carcioffo ha spiegato: «Saremo in grado di fare utili fino a quando avremo la capacità e la possibilità di cogliere al volo le opportunità che offre il mercato in fase di acquisto, poiché il prezzo di vendita, di fatto ha poche oscillazioni tra i vari operatori». Ape, attraverso la centrale di acquisto Assogas, è riuscita ad esempio ad accaparrarsi ad un ottimo prezzo, il gas trasportato da una nave di un armatore in fallimento.

L'utile nel 2009 è stato complessivamente di 560mila euro, frutto della vendita di 95 milioni di metri cubi di gas metano, di cui 80 sul territorio pinerolese. «Le prospettive sono però di allargare sempre di più oltre i confini del bacino di utenza» ha sottolineato ancora Carcioffo. Ancora una volta gli amministratori comunali si sono trovati di fronte al problema di come distribuire l'utile. L'amministratore unico ha invitato i sindaci «a non chiedere di incamerare il 100 per cento della somma per non privare l'azienda del capitale indispensabile per accedere al credito e quindi per poter disporre della liquidità necessaria per intervenire con rapidità sul mercato di acquisto». Il sindaco di Pinerolo (maggiore azionista di Ape), Paolo Covato, evidenziando i problemi di bilancio che affliggono i Comuni, ha chiesto invece che venisse distribuito il cento per cento. Alla fine è stato raggiunto il compromesso sulla percentuale del 70 per cento il che per la città di Pinerolo, in base alle quote di partecipazione, significa pur sempre un introito di poco meno di 200mila euro.

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Paola Molino