Borgate da recuperare il Pinerolese resta al palo

Fuori dai finanziamenti Val Chisone e Prarostino

Delusione in Val Chisone e a Prarostino per l'esito del bando per accedere ai finanziamenti regionali destinati ai programmi di sviluppo e rivitalizzazione delle borgate montane (misura 322 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013). Nessuno dei sei progetti presentati dal territorio rientra tra i 30 considerati ammissibili, che si spartiranno la somma di 31 milioni di euro. Ci riferiamo alle borgate Roberso di Massello, Trossieri di Perrero, Chasterain di Roure, Didiero di Salza, Laux di Usseaux, S. Bartolomeo di Prarostino. Restando nell'area di diffusione de "L'Eco" o in prossimità, è stata ritenuta invece ammissibile, in prima battuta, la borgata Tonda di Coazze (Val Sangone). L’unica candidatura presentata dalla Valle Po (Comune di Ostana) è tra quelle ammissibili ma rinviate in attesa di adeguamento al Pai; promosse subito invece tre delle quattro borgate presentate dalla Val Varaita, ben due a Bellino (Chiesa e Celle) e Rore di Sampeyre.

Delusione, quindi; eppure l'uscita del bando, lo scorso anno, venne accolta con grande interesse sul territorio e sollevò fortissime attese, tanto da scatenare una competizione, quasi senza esclusione di colpi, tra i Comuni intenzionati a proporsi. Occorre dire che non siamo di fronte ad una bocciatura definitiva: per tutti i progetti del Pinerolese esiste una sorta di stand by in attesa che i singoli Comuni adeguino il Piano regolatore al Piano di assetto idrogeologico (Pai). Già il prossimo anno saranno oggetto di un successivo invito, e per questi la dotazione a disposizione sarà solo di nove milioni, a patto che riescano ad adeguare per tempo il Piano regolatore al Pai.

L'esclusione da questo primo bando ha destato non poche perplessità sul territorio, dove i responsabili dell'urbanistica accusano la Regione di aver dato informazioni contraddittorie sul fatto che l'essere in regola con il Pai costituisse una condizione sine qua non per concorrere al bando. Inoltre si fa rilevare che molti Comuni avranno difficoltà a mettersi in regola entro il prossimo anno, sottolineando che in alcuni casi ciò avviene per i ritardi della Regione stessa nell'espletare i passaggi di sua competenza. Prarostino tra l'altro ha in corso il complesso iter del nuovo Piano regolatore.

Questa settimana è previsto un incontro in Comunità montana tra gli amministratori dei Comuni interessati al bando per decidere il da farsi, inclusa la possibilità di un ricorso al Tar.

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Paola Molino