50 milioni di euro per abbattere i tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie "P" Programmate

50 milioni di euro per abbattere i tempi d'attesa delle prestazioni sanitarie "P" Programmate
Lunedì 26 Febbraio 2024 - 18:09

25 milioni di euro di risorse nazionali e altri 25 milioni, individuati nel bilancio regionale, per abbattere i tempi di attesa delle prestazioni "P", cioè Programmabile, che secondo il Ministero andrebbe offerta entro il tempo massimo di 120 giorni, ma che attualmente le Aziende Sanitarie le rendono disponibili anche a mesi e anche ad anni di distanza. Secondo l'accordo, per il 2024 l’incremento di prestazioni Programmabili, è stato fissato al 20 per cento rispetto alle prestazioni offerte nel 2023 e sarà monitorato periodicamente.

E' stato raggiunto un accordo tra Regione e i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, per l’abbattimento delle liste d’attesa in sanità, che verrà ratificato nei prosismi giorni. Lo hanno comunicano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, al termine dell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio al Grattacielo Piemonte tra il presidente e le organizzazioni sindacali. 

«In questi anni abbiamo lavorato sull’aumento della produttività del sistema sanitario per recuperare esami e visite che si erano accumulati negli anni del Covid. Abbiamo smaltito l’arretrato per quanto riguarda le prestazioni più urgenti (U, B e D), come certificato anche dalla Corte dei Conti, e ora concentriamo i nostri sforzi sulle visite di controllo e programmabili », ha spiegato il presidente Alberto Cirio. 

«L’impegno per l’abbattimento delle liste di attesa – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è una priorità assoluta per la Sanità regionale, uno sforzo che ha già prodotto notevoli risultati, grazie alla collaborazione con le Aziende sanitarie, gli erogatori privati, i medici di medicina generale, le associazioni dei pazienti e alle risorse che la Regione ha investito per l’assunzione del personale e per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico delle strutture e delle apparecchiature sanitarie».

Il piano prevede che esami e prestazioni per i pazienti cronici (circa il 60 per cento delle attuali prescrizioni di classe P) siano esclusi dal Cup e gestiti con percorsi interni di presa in carico (a partire dal pre-ricovero, fino a post-ricovero e follow up) all’interno di ospedali e ambulatori. Percorsi specifici saranno individuati anche per la diagnosi di sospetta patologia tumorale e saranno previste anche giornate dedicate per prestazioni specifiche che saranno individuate sulla base dei fabbisogni. 

A questo si aggiungono le misure di potenziamento del personale, previste dall’accordo raggiunto all’interno dell’Osservatorio per il personale medico e del comparto che prevede 2 mila nuove assunzioni entro la fine dell’anno.

 

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Paola Molino