Omicidio di Giaveno: «Addio a Emilio, amante della natura e delle cose semplici»

Un cuscino di fiori e una sciarpa granata del Toro, appoggiata alla bara color noce. In tanti, questa mattina, hanno accolto sul sagrato della chiesa di santa Maria Maddalena – alla periferia di Giaveno - il feretro di Emilio Mazzoleni, il pensionato assassinato tra venerdì 29 e sabato 30 dal vicino di casa nel suo appartamento in borgata Minietti.

È qui, in questa chiesa di montagna alla periferia di Giaveno, a neppure una ventina di metri dal luogo del delitto, che amici, familiari e residenti della borgata hanno dato l’ultimo saluto al pensionato 71enne.

«Amava la natura e le cose semplici - lo ricorda don Gianni Rege Gianas, parroco di Pontepietra e di Maddalena, in apertura della celebrazione funebre - Emilio era inserito molto bene in questo contesto della montagna. La montagna aiuta a trovare equilibrio, serenità e, nel silenzio, quella gioia interiore che si continua a cercare, così come lui cercava i funghi».