«Qualsiasi cosa in pubblico farai sarai denunciato perché questa è una questione privata tra noi. Non ti pensare che non ti posso scatenare il mondo su di te. Vai a fare in c…, preparati con la Finanza». Un sms, spedito poco dopo mezzogiorno del 18 dicembre, che lascia poco spazio all'equivoco.
Quattro persone sono morte venerdì 13 nel terribile incidente provocato nei pressi di Chambèry, in Francia, da un camion che quella mattina era partito da Pinerolo. L'autista è dipendente della ditta di trasporti Edil-Tras di strada Orbassano. In una delle auto coinvolte ha perso la vita una coppia di 29 e 30 anni di Épersy. Avevano un figlio di tre anni. Lei era incinta del secondo. Su un'altra auto è morta una donna di 57 anni di Mouxy. L'ultima vittima è un uomo di 43 anni di Rumilly. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
PISCINA - Marco Boetto non ce l'ha fatta. È morto a 19 anni sabato 14 al Cto di Torino, dove era stato ricoverato in condizioni gravissime dopo l'incidente avvenuto a Cercenasco lunedì 9.
Martedì 17 la comunità si è stretta attorno ai familiari - il padre Ermanno, la madre Maria, il fratello Fabio, «la sua tanto amata Fabrizia», come recita il necrologio, il nonno Simone - per i funerali fissati nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di S. Grato a Piscina, dove la famiglia Boetto abita in via Martini. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
VOLVERA/ORBASSANO - La cocaina dei narcotrafficanti arrivava dal Sudamerica. Niente ovuli rischiosissimi da ingerire e espellere al termine di un lungo viaggio. La droga viaggiava dentro armadietti, nascosta nei comodini, custodita all’intero di tavoli o credenze imbottiti a pennello e mascherati a regola d’arte. Un quantitativo elevato di sostanza stupefacente che atterrava all’aeroporto di Malpensa, pronto a prendere la strada dello spaccio nell’intera Provincia torinese.
Una cena tra amici, sfociata in un pestaggio d'inaudita violenza. Prima una bottigliata in testa, poi le botte che hanno ridotto in fin di vita un uomo di 46 anni. Morirà in ospedale dopo tre settimane di agonia.
È sulla base di questa ricostruzione che i Carabinieri di Pinerolo hanno fermato un connazionale romeno della vittima, residente a Pinerolo. Omicidio preterintenzionale. Questa l'accusa, gravissima, formulata dai pubblici ministeri della Procura di Pinerolo.
REVELLO – Non ce l’ha fatta Andrea Robasto, operaio revellese di 30 anni, a sopravvivere al terribile incidente di venerdì 6, alle porte del paese. Il suo cuore ha ceduto della notte, nel corso di un delicato intervento chirurgico, nonostante gli sforzi dei medici dell'ospedale S. Croce di Cuneo per salvarlo.
BRUINO - Maria Teresa Crivellari, la "mantide" protagonista dell'atroce delitto di Bruino, è stata condannata all'ergastolo. Il giudice Massimo Scarabello ha accolto la richiesta del pm Eugenia Ghi e deciso, nell'udienza di giovedì mattina, per la pena più dura. La Crivellari sequestrò, uccise e poi seppellì nel giardino dell’abitazione Marina Patriti, casalinga di Bruino e moglie del suo ex-amante Giacomo Bellorio. L'omicidio fu commesso nel febbraio del 2010 mentre il cadavere venne trovato soltanto sette mesi dopo in una cascina di S. Ambrogio.
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