Il mulo Tamburo e il Fenestrelle
Ha visto la luce, e lo si può trovare in libreria, un volume di 478 pagine dal titolo che par curioso ma che sfogliando via via le pagine si comprende nel suo simpatico e anche commovente significato: "La drugia guerra del signor mulo Tamburo".
Vi si narra, inserendola nelle vicende storiche di quel periodo, la vita in pace e in guerra del battaglione "Fenestrelle", 3º Reggimento Alpini, con riferimento all'ultimo conflitto.
Ma chi per lo più parla, racconta, e giudica le vicende, non facendo mistero della sua avversione per una guerra ingiustificata (… se mai ve ne siano di "giuste") è il mulo Tamburo (questo è il suo nome), realmente esistito, che compare in copertina fotografato a fianco di un giovane ufficiale, caduto nell'aprile 1943 in combattimento sul Golivir (monte nei Balcani): il tenente Augusto Negro della 29ª compagnia del Battaglione Fenestrelle. L'autore del libro è Edoardo Vertua, che fu ufficiale alpino di quel reparto, impegnato sul fronte balcanico, che conobbe e apprezzò il mulo Tamburo, il suo impegno, la sua cocciutaggine rivelatrice di saggezza, la sua generosità.
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Paola Molino