Ciclismo, Tour de l'Avenir: binomio transfrontaliero vincente che può continuare
Parte dall'analisi di un successo di pubblico e un interesse da parte degli appassionati di ciclismo il bilancio del Tour del l'Avenir 2024, approdato nelle valli olimpiche per due appassionanti frazioni: un'esperienza che ora solide chances di continuare, come accennato ieri in Città Metropolitana durante l'incontro tra il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ed il direttore della prestgiosa corsa transalpina, Philippe Colliou. Negli occhi degli appassionati, ancora il numero prodigioso sulle rampe sterrate del Colle delle Finestre da parte dello spagnolo Pablo Torres, il giorno dopo l'arrivo di Condove con affermazione dell'italiano Kajamini. La corsa, vetrina dei talenti under 23, insomma dei Pogacar del domani(lo sloveno vinse l'Avenir nel 2018), ai è rivelata innegabile successo di immagine, sia per il Tour de l’Avenir che per il territorio delle Valli di Susa, Pellice e Chisone: premessa per dar seguito nei prossimi tre anni alle entusiasmanti giornate di sport vissute nell’agosto scorso, naturalmente con il sostegno della Regione Piemonte e dei territori che si possono candidare ad ospitare arrivi di tappa. Città metropolitana e Alpes Velo, la società che organizza la corsa, hanno avviato un’interlocuzione con l’intento di siglare un accordo pluriennale per riportare dal 2025 al 2027 la corsa nel territorio metropolitano torinese, spaziando dal Canavese al Pinerolese. Si pensa a ricalcare il modello che sta funzionando ottimamente nelle vicine vallate francesi, grazie alla collaborazione avviata con le 8 municipalità del Dipartimento della Savoia che aderiscono alle Communauté de Communes de Haute Tarentaise. Opzioni di percorso nel territorio torinese ce ne sono molteplici, per ora suggestioni forte chiamate Colli delle Finestre e (perché no?) dell’Assietta al Nivolet, Col del Lys e Pian della Mussa, parlando di salite iconiche.
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Paola Molino