Capozzi torna in Fiat ma c'è ancora l'appello
Il giudice gli ha dato ragione e ha respinto il ricorso intentato dalla Fiat. Pino Capozzi rimarrà alla sua scrivania nel Settore engineering e design a Mirafiori. La battaglia giudiziaria, però, non è finita. L’azienda potrebbe ricorrere in appello.
La sentenza è arrivata mercoledì 2 alle 9. «Il giudice è stato velocissimo, neanche il tempo di entrare in aula che eravamo già fuori», dice sollevato il 36enne nichelinese. Il 12 luglio dell’anno scorso era stato licenziato dalla Fiat, dopo sei giorni di sospensione, per avere inviato, il 21 giugno, una e-mail di solidarietà ai lavoratori di Pomigliano d’Arco. La Fiom, la sigla sindacale di cui Capozzi è delegato, ha portato dal giudice l’azienda torinese e il 14 ottobre il Tribunale di Torino le ha dato ragione: il licenziamento non era giustificato e l’impiegato doveva essere reintegrato. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino