Val Pellice, l'accensione dei falò fa discutere

Val Pellice, l'accensione dei falò fa discutere
Giovedì 13 Febbraio 2020 - 10:16

«Non c'è uniformità tra le decisioni dei vari sindaci della Val Pellice. Riguardo ai falò del 16 febbraio sarebbe più sensata una decisione comune, ci sono mille soluzioni che si possono attuare insieme, per un evento, quello della festa valdese, che riguarda l'intera vallata». Mauro Vignola, sindaco di Bobbio Pellice, pone l'accento su quello che è il clima di questi giorni nei Comuni e nelle Chiese valdesi dei diversi centri della Val Pellice: non una decisione comune nel lasciar accendere i falò o meno, ma un «ognuno fa un po' come gli pare, mentre, per esempio, si potrebbe accendere un unico fuoco in valle con una partecipazione collettiva» conclude Vignola. Luserna S.G., proprio ieri, ha stabilito il divieto di accendere fuochi - vista la dichiarazione di stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi su tutto il territorio della Regione Piemonte, pervenuta dalla Prefettura di Torino il 4 febbraio - anche la sera del 16 (sanzione di 400 euro per chi lo viola). A Rorà «faremo una cerimonia simbolica - anticipa il sindaco Claudia Bertinat - acendendo un piccolo fuoco al campo sportivo, a 100 m dai boschi. Faremo la festa in aggregazione, vietando qualsiasi altro fuoco». Ad Angrogna il problema non si pone, «poiché - spiega il sinaco Mario Malan -, la comunità angrognina scende da sempre al falò degli Stalé, che viene acceso su territorio lusernese. Vietiamo tutti gli altri piccoli fuochi». Il comune di Torre Pellice si riunirà oggi - giovedì 13 - nel primo pomeriggio per prendere una decisione, mentre al momento non vi sono comunicazioni ufficiali da perte dei comini di Villar Pellice e Lusernetta. Confermati invece tutti gli altri eventi legati alla festa el XVII febbraio, fiaccolate comprese. Tutti gli appuntamenti su L'Eco in edicola.

g.f.
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