Uno sguardo al medio-lungo termine: dopo l'attuale parentesi invernale, di nuovo un po' di autunno
In questi ultimi giorni si sta assistendo ad un primo assaggio invernale, pur senza particolari punte di freddo, grazie all’afflusso di aria fredda di origine nord-atlantica che trasporta con sè anche delle perturbazioni. La prima di esse, modesta e con scarsi o nulli riflessi sul pinerolese, è transitata nella giornata di ieri, mentre una seconda ben più intensa sta per raggiungere le Alpi occidentali e sarà la responsabile della prima neve in pianura domattina (da una spolverata ad una manciata di cm).
Nella giornata di sabato si attiverà una forte corrente nord-occidentale a seguito del passaggio della perturbazione di domani, con forti raffiche di Foehn in valle che dovrebbero facilmente sfondare verso le zone di pianura. Tra sabato e domenica, la circolazione in quota sull’Europa centro-occidentale tenderà a modificarsi in modo netto, poichè le correnti nord-atlantiche lasceranno il posto ad altre più miti da ovest/sud-ovest, quindi sempre provenienti dall’Atlantico; la conseguenza a livello termico sarà immediata ed evidente, con un notevole ma temporaneo addolcimento delle temperature in quota (molto più blandi gli effetti a bassa quota grazie alle inversioni termiche).
All’inizio della prossima settimana, l’allungamento di una saccatura depressionaria atlantica dall’Inghilterra fin verso il Marocco attiverà correnti abbastanza miti ma molto umide da S-SW verso l’Italia, che riporteranno le nostre zone in una situazione di maltempo di stampo più autunnale che invernale: quindi non più neve fino in pianura, ma una quota neve inizialmente ancora abbastanza bassa (intorno o poco sotto i 1000 metri), causa il ristagno di aria un po’ più fredda in Valpadana, in progressiva ascesa fino ai 1500 metri.
La fase di maltempo sul pinerolese, dopo un primo picco tra lunedì e martedì, potrebbe avere dei colpi di coda fino a giovedì/venerdì a causa dell’isolamento di un vortice depressionario sui mari italiani (la cui esatta traiettoria sarà poi da valutare).
In seguito sembra che il tempo non voglia prendere una piega stabile (alla faccia di Santa Bibiana…), ma piuttosto proporre altre occasioni per nubi e precipitazioni in un contesto termico sempre più autunnale che invernale, almeno fino in prossimità del Natale. Il tutto in attesa di assistere ai primi eventuali veri freddi invernali subito dopo il Natale, così come qualche modello prova ad ipotizzare (manca però ancora troppo tempo affinchè questa tendenza sia attendibile).
La persistente dinamicità del tempo prevista almeno fino al Natale, con diverse occasioni per assistere a precipitazioni, non potrà far altro che rendere felici le località sciistiche montane, dato lo spessore del manto nevoso che ci potrà essere sopra i 1500 metri nell’ultima settimana di dicembre. Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto in precedenza:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo
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Paola Molino