Nichelino: «Il Covar entra in campagna elettorale»
«Il Covar è entrato in maniera inopportuna in campagna elettorale». Il candidato sindaco del Pd Franco Fattori non usa mezzi termini per contestare una pubblicità che il Consorzio rifiuti ha fatto su un settimanale locale. «È un atto da Corte dei conti, valuteremo se fare denuncia - incalza -. È uno spreco di denaro pubblico e questo ci fa capire perché le bollette sono così care».
Il Covar ha acquistato questo spazio pubblicitario a sue spese per rispondere alle «chiacchiere da campagna elettorale» di Fattori. Cosa ribatte il presidente Leonardo Di Crescenzo? Teme la denuncia alla Corte dei conti? «Dovevo tutelare l'immagine del Consorzio dalle inesattezze che erano state dette. Ho replicato a chi offendeva il Covar». Stamattina, però, Fattori, assieme alla sua alleata Valentina Cera (nella foto) si è scagliato anche contro il candidato sindaco rivale al ballottaggio di domenica: Giampiero Tolardo. Nel mirino è finito un volantino dove si parla di «propensione alla corruzione» e le dichiarazioni di Tolardo che Fattori avrebbe voti clientelari: «La corruzione e i voti clientelari sono un reato, se sanno qualcosa, lo denuncino in Procura - attacca Cera -. L'unica cosa certa è che il 5 giugno è stata fotografata una scheda in cabina elettorale e quella scheda era un voto per la Lista D'Aveni (che sostiene Tolardo, ndr)» . La replica? «Non voglio nemmeno commentare, quando avremo prove reali, denunceremo. Per ora abbiamo informazioni e voci di popolo - risponde Tolardo -. Molti vengono al Comitato a dirci che dall'altra parte è stato promesso loro un posto di lavoro. Io non ne ho mai promesso uno». E i presunti voti clientelari? «La lista del Pd ha preso più preferenze personali che voti di lista. Mentre il nostro gruppo Democratici per la sinistra ha preso più croci sul simbolo, vuol dire che siamo riusciti a far passare un progetto politico».
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Paola Molino