Latte: «È guerra», allevatori assediano industrie

Latte: «È guerra», allevatori assediano industrie
Venerdì 6 Novembre 2015 - 12:45

Assediato dagli allevatori, in queste ore, il caseificio Biraghi di Cavallermaggiore.  Circa  300 allevatori da questa mattina alle sei presdiano l'entrata del caseificio ritenendo la proprietà non coerente con l'impegno assunto sabato scorso con l'assessore regionale Giorgio Ferrero. Biraghi infatti non ha voluto trattare con i rappresentanti del settore, ma solo con i singoli allevatori.  Sono in corso trattative tra le parti. «Attendiamo una risposta positiva alle nostre richieste, che è solo essere coerenti con quanto stabilito con l'assessore, è attesa per mezzogiorno» riferisce Sergio Rosso di Macello tra i coordinatori del comitato allevatori di vacche da latte "noi siamovoi-unitisivince", che hanno organizzato la protesta con il sostegno della Cia che si è assunta la responsabilità della manifestazione davanti ai cancelli della Biraghi.

Intanto la Coldiretti parla di una vera e propria guerra del latte e di essere pronta con i suoi iscritti a colpire con varie forme di protesta "obietttivi sensibili": «Domani, sabato 7 novembre-annunciano in un comunicato-, dalle prime ore del giorno migliaia di allevatori della Coldiretti provenienti da diverse regioni cingeranno d’assedio il centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis, che dopo aver conquistato i grandi marchi nazionali Parmalat, Galbani, Invernizzi e Locatelli è diventata il primo gruppo del settore». Gli allevatori italiani chiedono il rispetto della legge 91 del luglio 2015 che, in esecuzione dei principi comunitari, impone che il prezzo del latte alla stalla debba commisurarsi ai costi medi di produzione .

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Paola Molino