Sulla nuova circonvallazione sorgerà un'area di servizio
BRICHERASIO - Sulla variante alla Provinciale 161 - per intenderci la nuova circonvallazione che da Bricherasio conduce ad Osasco - sta sorgendo una stazione di servizio. Un'ampia porzione di terreno agricolo, in zona Mollar, è stata delimitata dalle fettucce biancorosse e, da qualche giorno, i mezzi escavatori sono al lavoro.
L'iniziativa è della Centro Calor Srl, sede legale a Milano ma "cuore" amministrativo a Magliano Alpi, nel Cuneese. Si tratta di una compagnia "libera", non legata ai grandi circuiti nazionali, che cerca di abbattere i costi per offrire condizioni più favorevoli alla pompa.
«L'area di servizio sarà completamente automatizzata, 24 ore su 24 e 365 giorni l'anno - spiega Carlo Raviola, responsabile della rete -. In orario di normale apertura sarà comunque presente il personale in caso di necessità. Inoltre sarà realizzato un bar-ristorante».
Il "risparmio", oltre che dal ridotto personale, deriverebbe dalle «capacità di stoccaggio interessanti e dalla possibilità di abbattere i costi di rifornimento e di logistica», aggiunge Raviola. La Centro Calor è infatti "figlia" di una raffineria relativamente vicina: la Iplom di Busalla (Genova).
L'area di servizio di Bricherasio - località scelta dopo uno studio sui flussi di traffico - dovrebbe essere pronta per fine settembre. «Disporrà di quattro pompe multiprodotto (benzina verde e diesel, ndr) più una per il Gpl e una destinata ai mezzi pesanti» dice il geom. Gianluca D'Angelone, responsabile di cantiere. L'area di servizio, che è la seconda a sorgere sul nuovo tratto di strada (la prima è verso Osasco, a ridosso della rotonda d'innesto sulla Sp 589), è stata progettata con adeguate corsie di accelerazione e decelerazione. Sarebbe assurdo e inconcepibile - dopo aver compiuto sacrifici economici e di terreni per realizzare una nuova circonvallazione - ricominciare a costruirvi attorno rallentando il traffico, ripetendo cioè lo stesso errore compiuto con la vecchia circonvallazione bricherasiese ormai urbanizzata.
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Paola Molino