NICHELINO: LA MATERNA E' UNA TELENOVELA
NICHELINO – Nuovo colpo di scena sulla costruzione della scuola materna di via Trento di Nichelino, il cui inizio dei lavori si dà per certo da mesi, ma ad oggi non si è ancora vista nemmeno una ruspa. Per far procedere la pratica si dovrà attuare un nuovo passaggio in Consiglio comunale per poter dare il via ai lavori a fine aprile. Il motivo? Sono scaduti i termini, già precedentemente prorogati, per la firma della convenzione tra il privato che deve costruire il nuovo edificio scolastico (Andrea Parisi) ed il Comune. E così per ristabilire i nuovi tempi corre l’obbligo di un nuovo via libera del Consiglio.
Insomma, in due parole: burocrazia e ritardo. A sollevare nuovi dubbi sul fatto che qualcosa avesse nuovamente girato per il verso sbagliato nel cronoprogramma della realizzazione della scuola è stato il consigliere leghista Gabriele Bellone: «Sono mesi che sentiamo dire dall’Amministrazione comunale che è tutto a posto, che manca poco all’apertura dei cantieri e che la scuola sarà pronta per il prossimo anno scolastico». Prima diverse diatribe con il privato costruttore per la realizzazione dell’opera, poi un cambio progettuale in merito al percorso di uscita degli alunni che inizialmente sarebbe dovuto essere su via Trento, ma fu cambiato perché ritenuto troppo pericoloso. Poi ancora noie burocratiche su alcune strisce di terreno diventate nel tempo per usucapione di proprietà dei condomini vicini ed ora questa convenzione mai firmata che obbliga ad un ennesimo passaggio in Consiglio. Una situazione tragicomica che si trascina ormai da più di un anno, visto che il progetto è stato approvato ai tempi dell’ex-assessore alla Scuola Donato Antoniello della precedente Giunta del sindaco Catizone prima del rinnovo del mandato elettorale.
L’assessore all’Urbanistica Franco Fattori allarga le braccia: «Purtroppo i termini per la firma della convenzione scadevano il 25 marzo ed erano già stati oggetto di proroghe antecedenti. Noi più volte abbiamo ricordato al costruttore l’imminenza della scadenza dei tempi, anche con lettere ufficiali inviate dagli uffici. Di più non sappiamo che cosa fare». E intanto il tempo passa. Ancora Fattori: «Difficilmente riusciremo a portare la delibera per l'ulteriore proroga dei tempi entro il Consiglio del 15 di aprile. Quindi è assai probabile che il provvedimento slitti a fine mese quando abbiamo in programma un'altra seduta».
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Paola Molino