La Lega Nord si schiera: «Sì al bollito, no al kebab»
La questione del kebab che a Cavour, da sabato 10 a domenica 18, sfiderà il gran bollito nella rassegna della "carne Piemontese", va avanti. Nelle scorse settimane, da queste colonne ci eravamo occupati a più riprese delle polemiche sollevate da alcuni allevatori in merito alla decisione del sindaco Pier Giorgio Bertone di aprire le porte della rassegna alle cucine e alle culture etniche, con particolare attenzione alle terre del Maghreb e alle novità portate in piazza dallo chef Vittorio Castellani, alias Kumalè.
Un'iniziativa che, ora, viene discussa (!) anche in ambito politico: la Lega interviene e si schiera al fianco degli allevatori con un comunicato stampa dell'on. Stefano Allasia. «Sì al bollito, no al kebab. In un periodo di crisi così forte - scrive Allasia - dobbiamo rilanciare la nostra carne, la nostra filiera corta e la nostra produzione. La decisione di aprire la manifestazione al kebab ha dell'inverosimile non solo perché il kekab non è parte della nostra tradizione, ma perché dobbiamo valorizzare la carne allevata sul nostro territorio e non un prodotto che ha una lavorazione lunga e assolutamente dubbia».
Intanto, a Cavour il paese è unito: «La carne che sarà cucinata arriverà solo ed esclusivamente dai nostri allevamenti - sottolinea il sindaco Bertone -. Sperimenteremo nuovi gusti e nuovi piatti nell'ottica di uno scambio culturale importante».
Non arriveranno di certo i "beduini" con i cammelli (!) e le tende in piazza. Ma qualcuno ha voluto farlo credere.
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Paola Molino