Incidenti: attenzione al capriolo
PRAGELATO - Vivrà, anche se con solo tre zampine, in un centro di recupero. Questo almeno è ciò che mi è stato detto. Mi riferisco al capriolo che ho investito venerdì notte o sarebbe più corretto dire al capriolo che ha deciso di saltare sulla mia macchina, in frazione Soucheres Basses a Pragelato.
Procedevo lentamente sulla Regionale. Mi sentivo un po' Alice nel paese delle meraviglie, dati i numerosi incontri con animali. Mentre mi guardavo attorno un forte botto mi ha riportata alla realtà e fuori strada.
È la prima volta da quando vivo in alta valle che mi capita di investire un selvatico e non è stata una bella esperienza: spavento e anche pena, per quella bestia riversa sulla strada che pareva guardarmi. Non sapevo come comportarmi.
Per mia fortuna alcuni addetti del Parco della Val Troncea, che passavano fuori servizio sulla Regionale, mi hanno aiutata.
Mi è stata però riferita la procedura corretta da adottare in caso di investimenti di un ungulato o di un selvatico per attenersi alla normativa: bisogna chiamare il Comune di sede dell’incidente o la Provincia, e nel caso di orario notturno le Forze dell’ordine. Saranno poi queste autorità a occuparsi del caso, facendo intervenire il veterinario dell’Asl che deciderà se inviare l’animale ad un centro di recupero o a un centro di smaltimento delle spoglie.
Per qualsiasi animale selvatico trovato: Servizio tutela flora e fauna della Provincia, 349 416.3347, 011 861.6987 . Per gli incidenti in particolare, la Provincia gestisce anche un fondo di solidarietà regionale (è previsto un indennizzo massimo del 50 per cento del danno accertato). La modulistica è sui siti Internet.
Sicuramente in questi mesi dell’anno la cosa più importante è procedere con prudenza soprattutto al tramonto e di notte, quando la visibilità è minore. Ad aprile e maggio si verifica infatti la dispersione dei giovani ungulati dai luoghi in cui sono nati verso nuovi areali. Non solo: è anche un periodo di maggiore attività per le volpi e per le scrofe in cerca di cibo, seguite dalla nidiata.
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Paola Molino