Obiettivo raccolta differenziata

Sanfront, il 15 marzo presentato il progetto
Spunti contro pannolini e bottiglie di plastica

SANFRONT - Si è svolto, il 15 marzo, il primo dei tre appuntamenti (previsti anche a Robella e Rocchetta) tra la popolazione ed il Consorzio servizi ecologia ed ambiente sulla raccolta differenziata.

Molti gli spunti emersi, tra i principali l’affermazione di una cultura responsabilizzata e l’abbandono del concetto di “scarto domestico” inteso come problema che non ci appartiene. Diversi sono i rifiuti e diverso è il metodo di riciclaggio. Una conoscenza dell’argomento permette alla popolazione un miglior riciclo con una conseguente minor spesa.

La legge stabilisce che entro il 2012 tutti i Comuni dovranno attivarsi affinché il 65 per cento dei rifiuti prodotti sul suo territorio sia differenziato. Attualmente il Comune di Sanfront è al 43, con una produzione di 0,96 kg a persona su una media nazionale di 1,46 kg. Il raggiungimento di questo traguardo si trasformerà in una minor spesa per il contribuente.

Dal dibattito sono emersi quelli che sono i rifiuti più comuni e quelle che sono le difficoltà concettuali nello smaltimento differenziato. Interessante sapere che un neonato da zero a tre anni produce circa 350 kg di rifiuto concentrato principalmente sul cambio pannolini; quindi perché non comprare un kit di pannolini lavabili? Altro problema sono le bottiglie di plastica. Da un'analisi dell'Asl è stato constatato che il 65 per cento delle acque degli acquedotti dei Comuni montani (Sanfront è tra questi), hanno un’acqua migliore di quella che si acquista in bottiglia.

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Paola Molino