A Sestriere la carne e le mele di Cavour
Le mele e la carne di fassone piemontese di Cavour proposta degli chef di quindici ristoranti di Sestriere. Le eccellenze del territorio sulle tavole del colle, che sono anche una grande vetrina internazionale. Questa l'essenza del progetto "Gusto in quota" presentato oggi a Sestriere nel salone dell'Ufficio turistico.
Insieme a Ezio Giani di Turismo Torino e Provincia ha fatto gli onori di casa il sindaco di Sestriere Valter Marin: «Abbiamo la convinzione che anche se viviamo momenti difficili, se si punta sulla qualità ce la facciamo. Vediamo tanta pubblicità di mele non piemontesi ma le nostre non sono da meno. E sono a chilometri zero. Anche il vitello fassone piemontese è un'eccellenza regionale, al pari del vino. E qui abbiamo il 74 per cento dei turisti stranieri, che sono ancora più attenti degli sulla provenienza dei cibi e sulla qualità».
«Il mio entusiasmo nasce anche dai numeri di turisti che abbiamo visto oggi qui - ha detto Maurizio Montagnese presidente di Ttp - da quest'anno c'è una significativa inversione di tendenza che vedrà addirittura il record storico di presenze in aeroporto nel 2015 con la ricaduta che ne consegue per il territorio».
«Stiamo cercando di fare il modo che il territorio si presenti compatto - ha commentato il presidente del consorzio Sestriere e le Montagne olimpiche Gianni Arolfo - e vada tutto nella stessa direzione, superando le vecchie rivalità perché per il turista straniero siamo tutto lo stesso territorio».
Il sindaco di Cavour Piergiorgio Bertone: «Il mio collega di Sestriere ha avuto la geniale idea di collegare la pianura alla montagna. Oggi con questa grande iniziativa culturale e gastronomica offriamo un'opportunità. Il problema è capire quanti sapranno accoglierla». Ha ricordato che Cavour è il primo paese in provincia di Torino per numero di capi bovini piemontesi. «La presenza sulle tavole degli sciatori di Sestriere ci offre un lancio importante. L'augurio è che da qui nasca una sinergia del Pinerolese per il turismo».
«Abbiamo una miniera enogastronomica che deve solo essere promossa e valorizzata» ha aggiunto Franco Cuccolo, presidente del Museo del Gusto di Frossasco. Riccardo Chiabrando in rappresentanza della giunta della Camera di Commercio e del consorzio Big Fruit ha sottolineato l'importanza della tracciabilità.
Seguiranno nei prossimi giorni alcuni incontri con il gusto, sempre alle 18 nel salone dell'Ufficio turistico di via Louset. Domenica 29 dicembre e sabato 4 gennaio incontro con la carne di Cavour e le mele del Pinerolese - show cooking e dimostrazione di cucina. Lunedì 30 dicembre "L'arte del cioccolato" a cura di Guido Castagna.
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Paola Molino