Evasione da 21 milioni: arrestato imprenditore di Rivalta
Un imprenditore di Rivalta è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Torino, che lo accusa di aver organizzato una imponente frode fiscale nel mondo delle cooperative di facchinaggio, pulizie e smistamenti di corrispondenza. Tutti servizi assicurati a prezzi fuori mercato, secondo l'esito dell'indagine, grazie a un'evasione calcolata in oltre 21 milioni di euro.
La società consortile incriminata era appaltatrice presso scali aeroportuali come Torino Caselle e Firenze Peretola. Il meccanismo - secondo la ricostruzione - prevedeva che le commesse venissero sub appaltate a un consorzio filtro e da questo a singole cooperative consorziate, che garantivano i servizi ma non versavano l'Iva e le ritenute fiscali. A beneficiare delle evasioni, secondo le Fiamme Gialle, sarebbero stati l'amministratore della società consortile e tre colaboratori: due teste di legno e il commercialista di Chieri. In carcere è finito G.D.P., l'imprenditore rivaltese, considerato amministratore "di diritto" della società e "di fatto" del consorzio filtro e delle consorziate. Dietro le sbarre anche il professionista chierese, P.V.
Ammontano a 35 milioni gli importi delle fatture emesse dalle cooperative al consorzio filtro, e ribaltate per la stessa cifra alla società consortile. Da qui i 21 milioni di evasione, calcolati tra il 2007 e il 2011.
I finanzieri hanno anche sequestrato cinque immobili (tra cui una villa con sedici vani), automobili, motociclette e 21 conti correnti nei Comuni di Rivalta, Settimo, Torre Pellice e Pino Torinese.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino